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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'urto IH- I ile Aprutio non della famiglia
   del cardinale, col suddetto testamento di costui, ove Rai-naldo e Pietro sono nominati fra gli esecutori testamen-tarii come frati-ex nostri e più avanti anzi come germani.
   Se dunque », scrivevamo noi in quell'opuscolo (1), « nel « breve papale appaiono congiunti del B. Tommaso Ri-« naldo e Pietro de Ocra e se nel testamento cardina-« lizio noi vediamo Rinaldo e Pietro nominali come « germani e non soltanto come fratres di Tommaso, è «chiaro, ci sembra, che costui, loro germano, debba «reputarsi della stessa loro famiglia, cioè de Ocra-».
   3. Del leggersi poi spesso il B. Tommaso fregiato del nome de Aprutio demmo pur quivi (2) la ragione nel seguente modo: « Mentre il nome di Ocra indica la « famiglia ed il castello natio, quello invece di Aprutina, « con cui veramente lo chiama il Ciaeconio (3). e pur «anco de Aprutio, addita la vasta provincia che gli fu « [latria: e si noti che allora il nome di Aprutium e di « Aprutiiius o Aprutius non si riferiva più, come nel «secolo xi e nel principio del xn. all'antico romano « Pretuzzio. ossia all'odierna regione teramana, sibbene «a tutti e tre i presenti Abruzzi».
   Per tali evidenti ragioni non possiamo dunque ascrivere alia storica famiglia de Aprutio il cardinal Tommaso, che dee quindi più veramente cognominarsi de. Ocra.
   u) Fu. Sa vini, opusc. cit. p. 7.
   c2) Fr. Savixi, opusc. cit. p. 8.
   3) CiACCoxio, VUn- l'oulif. eI Cardinal, voi. I, col. 796, lioniac, 1630.