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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   C) NICCOLÒ DE APRUTIO , MONACO
   Sommario: ]. Questi, monaco cassinese, appare come delegato dell'abate di Monte Cassino in una bolla del 1 10S. 2. Non basta il semplice predicalo ih Aprutio a larlo reputare della famiglia di tal nome; esso indica piuttosto la vasta provincia abruzzese, che gli fu patria.
   1. Costui appare in una bolla dell'abate di Monte Cassino dei 19 di maggio del 1408. riferita in parte, dal Palma (1) da una copia autentica dell'archivio vescovile, come delegato dal medesimo ad investire dell'abbazia di S. Niccolò a Tordino Fra Giovanni «de Valle de « Laude ».
   2. Ma questo «Fra Niccolò de Aprati», monaco cns-«sinese», come ivi lo dice il Palma, non può attribuirsi alla feudale famiglia dr. Aprutio, solo perchè Io troviamo così nominato. Ora. non possedendo noi alcuna notizia diretta sulla stirpe, a cui egli appartenne, dobbiamo far valere per lui lo stesso argomento adoperato pel precedente cardinal Tommaso e, crederlo quindi, lino a prova contraria, contrassegnato col nome de Aprutin. solo per ragione della vasta provincia abruzzese del suo tempo, che gli fu patria.
   (1) Palma, op. cit. voi. IV, Cromica di S. Niccoli> a Ttu dina.