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La Contea di Apruzio e i suoi conti
Storia teramana dell'Alto Medioevo
Francesco Savini
Forzani & C. Tipografi del Senato, 1905, pagine 271

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •190
   Documento XVII.
   taliter omniquc tempore semper firma, et stabilis per-maneat, hanc enim chartulam rogatus a dieto Manfredo Comite, scripsi ego Aimo Iudex, et notarius, actum Aprutio feliciter.
   >5< Ego Tebaldus rogatus adfui, et manus meas np-posui.
   >J< Ego Tesmarus rogatus manus meas apposui.
   >x< Ego Iohaunes rogatus manus meas apposui.
   VI.
   A. 951.
   Permuta di beni tra Lupo deL conte Manfredi rie Aprutio ed Elia abate di S. Angelo di Barrea.
   (Ijttw-v, JlL    in nomine domini Dei, et Salbatoris nostri IesuCliristi ab incarnaeione domini nostri Iesu Christi anni sunt no-nientesimo quinquaiesimo primo. Seu et Berengarins rex gracia Dei in Italia, et Adelbertus rex tilius eius insimul eum eo in Anno primo, et duodecimo Calendas die, niess Aguste per indiccio nona; Quainobrem ego in Dei omnipotenti nomine costat me Lupo fiiius qnodd.
   (lì L'originnlc non è più nell'Archivio cassinese, perché le carte dell'antico monastero di S. Angelo a Barrea passarono, come ci dissero in quell'archivio, al vescovato di Trivento. Volevamo perciò ivi ricercarlo; ma una lettera cortese di Mons. Pietropopaoli, Vescovo di Trivento, da noi pregato, dei 28 di luglio del 1904, ci diceva che « le carte ¦ da lei richieste non esistono in questo archivio che è ridotto a minimi termini, avendo sofferto inccndii ed altri i- disastri. Ne scrissi due anni fa anche ai P. Amelli » archivista di Montecassino.