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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   chiamata Abruzzo
   erano la Salara ') e la Valeria *). Quest'ultima si arrestava a Cerfenia ')
   da dove fu ripresa dall' imperatore T. Claudio Nerone dopo che ebbe terminato il famoso emissario del lago ili Fucino
   e continuata pel dorso dell'Appennino
   oggi detto Forca Garoso
   fino alla foce del fiume A-terno (Pescara)
   donde le venne il nome di Claudia-Valeria 4). Tutte le altre strade non erano che diramazioni delle medesime
   o come le chiamavano i Romani
   Via vićiialis (a v́cis)
   e di queste appunto alcune passavano per la nostra provincia.
   Quelle della cui esistenza si hanno notizie sicure
   e per quanto ne scrissero gli autori antichi
   e perchè si sono conservate tracce del loro andamento fino a che incomincị una nuova era per la viabilità
   sono le seguenti:
   dal Tronto al fiume Pescara ;
   2° dalla fortezza di Pescara a Forca di Penne ;
   
   3" da Atri
   per Campii e Civitella del Tronto ad Ascoli Piceno.
   Da quest'ultima si staccavano due rami secondari
   l'uno prima di arrivare a Notaresco
   dirigevasi per la Valle del Vernano verso Montorio
   e continuando per essa passava 1* Appennino; l'altro fra Cartecchio e Fiumicino e raggiungeva Teramo.
   Di queste strade
   ripeto
   si hanno notizie certe
   ma pare ne esistessero alcune altre
   e fra esse importante quella che da Forca di Penne per Civitella Casanova dirigevasi a Penne.
   Passiamo ora brevemente in rivista le strade sudette.
   1) Vuoisi cosi denominata
   secondo asserisce Fmnofjfir
   tf
   Lib. 21
   Cap. 7)
   perché i Sabini ottennero di trasportare per ci in sta via dal mare il --ale di loro uso. Clù viene pure confermai'! da Festo con queste par'le: - Salaria Via Rom.' est appellata
   quia per cam Sabini sai a mari deferebant. •
   2) Cosi detta dal nome di uno dei Censori Marco Valfhio Massimo c Cajo Gilmo che nell'anno di Roma MS la costruirono. • Eodem anno .ni - saluti» a C.Juwu Boni t co Censore locata est: quam t'onsul bello Samnitium voverat. Ab eodem collegabile ejus Marco Vai i «lo Maximo vi.l per ajfros publi a imjvnsa faci ': • Livio
   Lib. 0
   Cap. 4j.
   a- Oggi Colle Arliule
   ice.mdo Leno C'amarra -
   secondo Cluverio invece pare sia OuM i'enere. ma la prima opinione i piii probabile.
   i) Con eifi Níko.sl aiutava il - dei due grandiosi progetti concepiti da Giulio Cb-sahit poco prima della sua morte
   come ci riferisce Svetonio nel Cap. 14 della sua vlla. > Iiiiis C r mi d< .linai ai emitti i Fueiimrn Lacum
   et vinto munire a Mari Supero ll'Adtialii' • r' \ i 'iltti lonntn i l Tiberini usque. •