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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Nell'anno 101 di Cristo l'imperatore Traiano ristorò
   o piuttosto lastricò la via consolare che dal Piceno lungo l'Adriatico guidava alla Daunia e le diede il proprio nome '). Nel suo andamento toccava Castrum Novum
   Iladria
   Angulum
   Aternum
   Orfana
   Anxanum e Ilistouium 2)
   dirigendosi poi per la Daunia che oggi fa parte delle Puglie.
   Quest' andamento viene riportato anche dall' itinerario di Antonino unito a Solino 5) da Roma ad Adria
   nel quale si contano appunto 156 miglia ') per questa distanza
   comprendendo cosi la Salara e parte della via Traiana che si potrebbe anche chiamare Nuova Salara.
   Finalmente esso viene pure riportato in altro itinerario dello stesso Antonino che da Milano pel Piceno e per la Campania portava alla Colonna
   ossia al Traghetto di Sicilia. In esso da Castrimi Trucnhtm ad Attillata si segnano 114 miglia
   comprendendo così la strada Traiana c la Claudia-Valeria.
   1) Ciò risulla dalle Antichità Frentaru di Polidoro
   pag. 1
   diss. 7
   come lcp^ -i nella Dissertazione di Camilli (pag. 11).
   ) Castrum Novum, secondo Cluvekjo (lib. 2, pag,
   &>) e sull' autorità dell'itinere rio Antonino trovavast alla destra del fiume Batinum (Tordino) e propriamente alla foci del medesimo
   dove nell'epoca sua si vedevano ancora rimasugli di una gran città
   con un tempio del ulto cristiano; questo luogo oggi d nominasi Flavia iik Sembra però probabile che fosse invece sulla sinistra del Tordino
   dove realmente esistono tutt1 ora tracce di una antica città
   mentre sulla destra tutto ì: scomparso o non hanno mai esistite.
   iladria
   oggi Atri ; — Angulum
   oggi Città S
   Angelo. Plinio chiama i suoi abitanti: Oppitiatii Angulani (lib. 3
   cap. 12).
   1 termini
   dal nome del liume detto allora Aternum ; oggi cambiò nome il fiume e con esso la città
   chiamandosi Pescara.
   ln.xannm e HistoMimn si chiamano oggi: Lanciano e Vasto.
   3) Ecco l'itinerario riportato da Solino.
   Inlrat in Lavicanam Salaria ab Urbe.
   Atrio usque . . . . M. P. CLVI
   sic.
   Ereto.......M. P. XV11I.
   Vico Novo.....M. P. XVJIII.
   Rcate.......M. P. XV t.
   Cutilias......M. P. XVI11.
   Interoerio.....M. P. VI.
   Falacrino.......M. P. XVI
   
   Vico Badies......M. P. IX.
   Ad ccntcsimum.....M. P. X.
   Ascio........M. P. XII.
   Castro Truento.....M. P. XX.
   Castro Novo......M. P. XII.
   Atrium........M. P. XVI.
   4, ìi noto che i Romani ponevano delle colonnette miliare lungo le strade ad C'^ni miglia d'intervallo; la numerazione partiva dal milliariinn aurcum che Augustoa\e\a fatto elevare in capo al Foro Romano
   come ci dice Plinio .il lib. Ili
   cap. V. Però dalla legge 1Ó4 D. de V. S
   pare che partisse invece dalle porte della città
   e nelle vie secondarie da quelle città donde mov' vano.
   Il miglio romano (mille passusj equivaleva a 1-180
   50 m.; il passo (passiti) m. 1
   480 e il piede (pts) 0 2% m.