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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sente. ¦ -il essa fu sempre la via battuta dalle truppe ohe da Pescara dovevano passare l'Appennino.
   Egli è probabile che al Varco di l'orca di Penne si staccasse da questa strada un ramo che. passando per Civitella Casanova e discendendo poi nella valle del favo
   raggiungesse in seguito Penne. Xon si hanno di essa tracce di sorta
   nè notizie storiche; egli è però evidente eh- essendo Penne la metropoli dei Vestirli doveva necessariamente avere comunicazioni cogli altri popoli dell' Abruzzo: Alarsi
   Peligni ecc. A confermare questa probabilità vi è il ponte S. Antonio sul lavo clic si trova precisamente sull' andamento descritto. Esso è antichissimo e gli statuti della Città di Penne
   detti Codici Catena
   che furono ricopiati nel 1457
   fanno già menzione in allora di questo ponte'); cortamente non era il ponte romano
   ma costruito sui ruderi del primitivo; esso si è conservato fino al giorno d'oggi presso a poco nella stessa forma
   salvo riparazioni eseguite nel 1700 da un certo Modulac.
   Strada : Atri - Campii - Civitella del Tronto - Ascoli Piceno.
   Un'altra strada della nostra provincia è quel ramo della Traiana che si distaccava dalla medesima in Atri e discondendo nella valle del Vomano passava in seguito in quella del Tordino da dove per C'ampli toccava Civitella del Tronto
   ed andava a raggiungere in Ascoli la Salara
   donde ne venne a questo stesso ramo il nome eli Salara
   quasi fosse una continuazione della medesima. Di questa strada si conservarono a lungo le tracce nella provincia
   ma in cattivissimo stato
   e pei soli tratti utilizzati da vie mulattiere
   l'n frammento di una tavola di bronzo rinvenuta nella pianura di Guardia Vomano ne fa cenno chiamandola l'iti A'aussa.
   Su questa strada s'innestava il ramo che conduccva a l'è ramo
   brevissimo perché si staccava fra Cartecchio e Mutuici
   Il Essi menzionano due ponti ttcl Capitolo [J.\Kisni.u in cui sono Indicati i confini della città. sono: il poni S. Ciri" di cui esistono ancora i ruderi
   eh' stabili*. » e municailone col feudo Farindol»
   ed II ponte S
   Antonio per cui si andava al feudo Mon-tehellu.