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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   somma per avere un' idea del tempo che richiedevano le opere d' allora per essere costruite.
   La strada Teramo - Giulia fu pure condotta lentamente
   come già dicemmo
   i ponti non si fecero che tardi
   per cui
   benché carrozzabile
   non lo era in tutto il suo percorso; ma gli abitanti d'allora
   che erano rimasti per tanti anni privi di ogni strada
   si stimavano già felici di avere ottenuto qualche cosa
   a tal segno che dal Consiglio provinciale cliiedevasi 1' ultimazione di varie strade anche senza la costruzione dei ponti.    che
   visitando una volta la Provincia
   manifestò la sua meraviglia di vedere strade e fiumi senza ponti.
   Per dare un' idea di quello che era la viabilità in quell'epoca citeremo una parte di una deliberazione (7 maggio 1827)
   del Consiglio provinciale : L' antica strada da Teramo a Giulia può dirsi che più non esista all' uso dei trafficanti ; ed è inatta al transito degli animali; appena permette di essere percorsa a piedi; conviene rimontare con fatica e pericoli l'incomodo letto del Tordino; scabro per passi arenosi e costantemente ineguali
   difficili per 1' abbondanza delle pietre; pericoloso per gì' incessanti e sempre crescenti volumi d' acqua che vi immettono altri rapidi torrenti. »
   Dei due ponti più importanti di questa strada
   solo quello sul Vezzola fu terminato nel 1847
   contemporaneamente alla strada medesima; l'altro sul Fiumicino venne appena iniziato nel 1851
   portato a compimento nel 1860 e chiamato di Ferdinando in omaggio al sovrano d'allora. Con quest'opera si può considerare che la strada sia stata finita. La Consolare fu eseguita coi fondi del Governo
   mentre per questa di Giulia si adoperarono i fondi provinciali
   oltre a quelli provenienti da una tassa speciale del 2 per cento messa sui negozianti.
   Con real decreto del 7 agosto 1857
   la strada venne dichiarata regia e quindi la sua manutenzione messa a carico del Governo.