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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Strade da Penne alla Scafa di S. Valentino
   o da Penne a Montesilvano.
   Un' altra strada importante di questo periodo è quella che da Penne si dirigeva verso la capitale del regno; essa doveva raggiungere la Scafa di S. Valentino per ivi passare la Pescara
   ed unirsi alla Consolare che andava a Popoli. Fu decretata nel 18 agosto 1818
   ed il suo andamento era fissato in direzione di Nocciano
   siccome però i fondi disponibili non erano considerevoli
   dovendosi essi adibire pure per la strada in costruzione Teramo - Giulia
   così i lavori procedevano assai lentamente e ad intervalli molto lontani. Nel 1S2.2 troviamo costruite 4 miglia
   ed è questo il periodo di massimo sviluppo
   perchè 10 anni dopo
   nel 1833
   la troviamo presso a poco nelle stesse condizioni. Fra arrivata al fosso della Brecciarola vale a dire nel punto dove il Tavo piega bruscamente e si rivolge verso oriente. Per giustificare questa sospensione si mise in campo 1' andamento della strada sollevando il dubbio se essa doveva continuare nella direzione di Nocciano
   oppure rivolgersi verso Catignano
   o piegare maggiormente dal lato di Pianella.
   In questo stato di cose Penne desiderosa di avere una comunicazione qualsiasi colle strade esistenti
   fece approvare nel 1834 dal Consiglio provinciale nella seduta dell'8 maggio l'offerta fatta dall'appaltatore De Rosa di costruire in 18 mesi la traversa di Penne
   ossia il tratto che dalla Brecciarola andava alla Consolare Adriatica sotto Montesilvano. Il progetto prevedeva una spesa di 53399
   88 ducati. La strada fu subito iniziata e nel 1837 la troviamo già quasi vicina al suo compimento
   salvo ben inteso i due ponti sul Tavo
   dei quali
   uno non fu mai costruito. Nel 1843 la strada fu interamente ultimata
   conservando i due passaggi a guado attraverso il Tavo.
   E evidente che questa mancanza di ponti nuoceva al commercio
   per cui nel 184 s si proponeva nel Consiglio provinciale di lasciar sussistere il primo passaggio a guado presso la Brecciarola
   e di evitare il secondo
   costruendo un altro tratto