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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ritenne essere strada regia. Se non che i fondi vennero subito a mancare ed i lavori rimasero sospesi nel 1S56.
   Altre strade secondarie della Provincia.
   11 bisogno delle vie di comunicazione era generale in tutta la provincia
   e da ogni parte si facevano voti perchè si costruissero delle traverse che connettessero alle poche strade eseguite od in corso di costruzione i principali paesi; i Comuni stessi non rifuggivano dal fare sacrifizi
   ma siccome il lioverno d' allora era avverso a tutto ciò che potesse contribuire alla prosperità del paese
   così non solo non faceva esso sacrifizi in prò della viabilità
   ma non permetteva che i Comuni stessi li facessero. A prova di ciò citeremo un deliberato del Consiglio provinciale dell'anno 1821; in esso dicesi che: « Delle strade comunali da luogo a luogo nel seno della provincia è cosa certa che non se ne veggono tracce
   ed in realtà non esistono. Pericoli
   rovine
   precipizi da ogni banda.... Nel 1819 il Consiglio provinciale nella seduta del 12 ottobre per elette strade umiliò le sue suppliche a Sua Maestà
   affinchè permettesse che ogni Comune della provincia impiegasse a tale scopo 1' opera dei suoi abitanti e degli animali di trasporto. » Ma là dove si poteva
   non si voleva che altri facesse.
   Pur tuttavia a stenti e con sacrifizi immensi si costruirono alcune strade. In fatti verso il 1845
   troviamo ultimata la strada che da Notaresco andava al Vornano
   quella da Atri alla marina
   e la traversa da Città S. Angelo dia marina.
   La strada da Teramo al confine Ascolano era stata pure decretata il 7 maggio 1816 e confermata con altro rescritto 24 aprile 1839
   ma non doveva incominciarsi se non dopo compiuta la traversa Teramo - Giulia e la Consolari- Adriatica
   per cui rimase sempre un pio desiderio. Non si comprende poi come mai si lasciasse Civitella del Tronto
   fortezza importante
   sprovvista di comunicazioni
   mentre era per così dire la vedetta al confine del regno ; e non è a dire che per la valle della Vibrata vi si potesse accedere facilmente
   poiché leggiamo in una deliberazione consigliare del 1833
   che per