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Fortezza
ne esisteva uno di legname a S. Clemente il quale ruinò in seguito e fu sostituito da una scafa fino a che non venne ricostruito dopo il 1S53; un secondo ponte era quello della Fara a Torre de' Passeri
ma nel 1817 non aveva che i pilastri
1' arco vi mancava.
Per mantenere le comunicazioni cavalcabili fra Teramo e Penne si pensò di costruire un ponte sul l'ordino
e nel 1822 si progettò quello a catene che tutt' ora esiste
sebbene in uno stato deplorevole ; nel 1825 si ultimarono i pilastri
enei 1827 fu messo a passaggio.
Da ultimo accenniamo ancora al tratto di strada fra le due scafe di Alba e di S. Valentino della lunghezza di metri 3195 che prima faceva parte della Consolare per Popoli; ma dopo costruita la variante di Turri in provincia di Chieti verso il 1840 per evitare il replicato passaggio del fiume Pescara
fu abbandonato
e la sua manutenzione andò a carico dei comuni interessati.
Modo come si costruivano e mantenevano le strade.
Il sistema di costruzione delle strade consisteva nel formare la carreggiata (che chiamavasi erroneamente capostrada) di un sol masso di ghiaia senza ossatura per mancanza di pietre. Con questo metodo vennero costruite quasi tutte le strade d' allora nella nostra provincia
ed il pubblico lo biasimava perchè aveva visto le prime le strade coli' ossatura inferiore
detta cassone.
Per giustificarsi l'ingegnere capo direttore dei lavori in un rapporto al Consiglio provinciale del 1822 dimostrava che « l'ossatura si faceva per economia in tutti i siti di montagna dove abbondano le pietre affacciate e la ghiaia deve tagliarsi dal sasso vivo a forza di picconi; ma dove mancano le pietre e la ghiaia abbonda
dove le pietre sono rotonde perchè rotolate dai fiumi e non possono per conseguenza combaciare fra di loro
1' ossatura non solo produce dispendio inutile
ma è anche nociva
perchè se la carreggiata è di un sol masso di ghiaia dell' altezza di 30 centimetri
e si trascura la manuten-