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ta più povera in fatto di viabilità degli Stati pontifici
aveva un chilometro di strada per chil. 2.72 di superficie e per ogni 204 abitanti. Quella di Ancona più di due chilometri di strada per ogni chil. quad. di superficie e per ogni 120 abitanti; cosicché per raggiungere lo sviluppo delle provincie suddette
restavano a costruirsi nella nostra altri 902 chil. di strade e rispettivamente 6288.
Queste tristi condizioni erano a tutti note e da tutti sentite
cosicché il desiderio di far qualche cosa era vivissimo nelle amministrazioni e in tutti gli abitanti.
Intanto venivano costituendosi dappertutto dei consorzi fra i comuni interessati per la costruzione di strade
consorzi promossi e favoriti dal Governo
sussidiati largamente dalla Provincia; una vera febbre di attività aveva invaso i comuni
cosicché nel 1867 troviamo già costruiti N. .57 consorzi
per un complesso di strade di chil. 248
499 del presuntivo costo * lì !.. 2925000
00. Ma le forze nostre estenuate dal Governo primitivo non potevano corrispondere a tanta mole di lavoro
e quindi difficilmente si avrebbe potuto procedere sulla via in cui ci si era messi
se non fossero venute la provvida legge delle strade obbligatorie del 1868
di cui parleremo in appresso
e qTtelle del 1869
1875 e 1881 per le strade provinciali.
Secondo i criteri della legge sui LL. PP. una sola delle nostre strade veniva ad essere dichiarata nazionale
quella cioè che staccandosi dall'Adriatica in vicinanza a Giulianova
percorri' le valli del Tordino e del Vomano passando per Teramo e Monto-rio ed avviandosi al confine Aquilano
e veniva consegnata dalla Provincia al R. Governo nel 1866
mentre la strada lungo l'Adriatico
dalla Pescara al Tronto
passava nel medesimo anno da nazionale
che era
a provinciale. Tutte le altre dovevano considerarsi come provinciali o comunali. La prima classifica di quelle fu latta dal Consiglio provinciale con deliberazione del 12 settembre 1865; ma essendo sorta opposizione di diversi comuni per l'inclusione di altri tronchi
o per variazioni di tracciato
il Consiglio superiore dei LL. PP. additò alcune norme per la riforma dell' elenco secondo un concetto meno ristretto e soddisfacendo così in parte ai reclami contro esso diretti. Il Consiglio provinciale accettò i suggerimenti e con