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La viabilità nella provincia di Teramo

Gaetano Crugnola
Giovanni Fabbri Editore Teramo, 1893, pagine 128

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I.o onere il' arte principali sono i tre ponti in ferro sulla l'escara.
   La linea è ad un binario unico
   con regoli Yignole. Fu aperta al pubblico da Pescara a Popoli su 53 chilometri il i° marzo 1873; le stazioni di Pescara ed Alan no furono fatte posteriormente. La concessione venne accordata alla Società delle strade ferrate meridionali colla leggo 14 maggio isfi_5 e colle garanzie in essa legge stabilite come per l'Adriatica.
   Linea Giulianova-Teramo.
   Questa ferrovia
   che lega il capoluogo di provincia coll'A-driatica
   e quindi con una delle principali arterie della rete ferroviaria del regno
   ha un' importanza grandissima per noi
   come è evidente senza bisogno di ulteriori dimostrazioni. Essa fu decretata colla legge 29 luglio 1879 ed avrebbe dovuto costruirsi in un tempo lunghissimo
   come avvenne per altre provincie. Ma la nostra Amministrazione compresa della importanza vitale e dei vantaggi che da una subita costruzione ne sarebbero derivati al paese
   preferi pagare la sua quota nel più breve tempo possibile
   sobbarcandosi ad un prestito
   e così si rese possibile la subita costruzione della linea
   la quale fu aperta al pubblico nel 1884
   ossia appena cinque anni dalla promulgazione della legge.
   Essa si stacca dalla ferrovia Adriatica nella stazione di Giulianova
   e corre con binario proprio parallela alla medesima per circa due chilometri (m. 1933
   00); dopo di che piega a ponente e s' introduce nella valle del 'l'ordino svolgendosi tutto il lungo sulla sua sponda sinistra fra la strada rotabile Giulia-Teramo
   ed il fiume 'l'ordino. Dapprima con una curva sentitissima di raggio poco inferiore a m. 250
   00
   poi con rettifili alternati da ampie curve di raggio non minore di m. 500
   00
   e con pendenze non superiori al 15 per mille fino ad oltrepassare i corsi d'acqua del Salvio e del Rovano e la stazione di Mosciano S. Angelo ; dopo le curve si mantengono sempre larghissime con raggio supcriore a m. 500
   00
   tranne quella all' uscita del ponte sul Fiumicino che ha un raggio di 111. 400.