DALLA VITA ALLE OPERE
È breve il imsso. Il Devincenzi giovane (V ingegno precoce si rivela tale fino dalle prime opere date alla luce sulla ventina. Presto per lui scrivere non è soltanto manifestare la sua mente, ma è subito apprendere e studiare quanto lo circonda attorno. Lo attrae a Napoli la scuola del Prnti, ma lo muove all'opera quella del Gallnppi. Egli studia la parola, ma muove alla ricerca dell'idea, attraverso la natura e la manifestazione delle cose. Per questo fa quasi intorno a sè un'inchiesta sullo stato presente delle scuole filosofiche. Nota gli ultimi aneliti del sensismo e gli volge le spalle, malgrado che il Nestore di tale cultura del mezzogiorno d'Italia l'avesse ancora tanto vicino, nella stessa sua città, in Melchiorre Delfico.
Il Devincenzi subito s'appigliò all'Ecletismo e seguì la nuova scuola filosofica del Roger Collant e del Cousin e ne scrisse. Era naturale che la forte scuola del Galluppi lo preparasse a questa scuola compita di senso e d'intelligenza. Ma in luì prtsto la filosofia divenne scienza applicata.
Or egli questo passaggio lo fece ben presto in quegli anni suoi giovanili accorrendo ai Congressi scientifici, frequenti e vani nelle principali città italiane, ai quali assistè e prese gran parte. Le vicende della sua vita e della nazione gli diedero agio in