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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIUSEPPE PF.VINCENZI
   per le sventure; la maniera del filosofar de' quali seguì poi il Cartesio e per modo perfezionò, che debbesi a buon dritto considerare come il padre di quasiché tutte le scuole elio son sorte dopo di lui. Perocché egli il primo ha fondata la filosofia sulla libera ragione, e si è insiememente ingegnato di definire il metodo che debbesi tenere in tali studi. E la libera ragione ed il metodo sono appunto i principali e propri fondamenti della moderna filosofia. Ma ne' grandi mutamenti le più volte non pure il male si abbandona, ma il bene eziandio che con quello va congiunto; ed il simigliante avvenne alla moderna filosofia. Ne' secoli decimoquinto e decimosesto, che precedettero a quello del Cartesio, i filosoli erano dell'antichità ciecamente devoti ed ammiratori. Ora i moderni scotendo il giogo degli antichi e facendosi al tutto liberi pare, secondo dice un dotto autore, che quasi per timore di non lasciarsi abbagliare dalla grandezza di Platone, di Aristotile e degli altri sommi filosofi a bello studio ritraessero da quelli lo sguardo. Sicché il Cartesio, il Malebranche, lo Spinosa, l'Hobbes, il Locke, il Eeid e pressoché tutti gli altri filosofi moderni assai poco conoscono le scuole filosofiche che furon prima di loro. E avvegnaché la storia della filosofia in niun'altra età mai non sia stata sì ben compilata come dalla morte del Cartesio insino a noi, ed i più grandi storici, come il Brucker, il Tiede-mann il Tennemann 2) e tanti altri non sieno che contemporanei de' moderni filosofi, pur tuttavia né essa storia della filosofia era in quel pregio che dovea essere, né i moderni filosofi ne avevano quella cognizione che ad essi loro sarebbe stata richiesta. Anzi ci ebbe il Locke che, come dice Warburton, si studiava di dispregiare gli antichi: la qual cosa, per servirmi delle parole di Dugahl Stewart, ha sovente renduti falsi i suoi giudizi 3). Ed il Berkeley parlando del
   l) Tiedemann, DielrGelsi der spekulativen Philosophie, Marburq, 1791-1797, voi. 7.° in 8.
    ) Tennemann, Wilhelm Golii. Gcschichtc da- Philosophie. Leipzig 1798 1819, voi. II. in 8.
   *) liistoire abré