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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   II.
   Abbiamo mostrato nell'altra parte di questo nostro ragionamento quanto contra ragione operassero i moderni filosofi ponendo in non cale la storia della filosofia, e dispregiando i molti aiuti che ne avrebbero potuto ritrarre. Or la nuova scuola della quale ragioniamo si è studiata di correggere questo gravissimo fallo del decimosettimo e del decimottavo secolo. Dappoiché essa, come già abbiamo detto, è eclettica, ed il fondamento dell'ecletismo è la perfetta cognizione di tutte le filosofie. Imperocché avendo considerato che è per l'uomo impossibile l'error puro e il qual non abbia alcuna picciola parte almeno di verità, e che, come dice il Keiifenberg '), gli errori de' filosofi son meno proceduti dal non aver bene osservato che dal non aver tutto osservato, ha statuito questa scuola di nou voler solo uu sistema abbracciare, ma di andar da tutti scegliendo ciò che vi ha in essi di vero, e così tutti insieme accordarli. Sicché essa non è a dir vero né amica né nemica di alcun'altra, ma tutte studiando, e vedendo come tutte escludono qualche cosa per aver osservato l'uomo per così dire solo da una parte, s'ingegna lasciare il falso ed appigliarsi al vero che in ciascuna teorica si rinviene, fondando così una più retta e general filosofia. E veramente par che sia molto irragionevol cosa seguitar solo una scuola, ed aver per modo ogni altra in dispregio da neppur volgere ad esse uno sguardo. Imperocché, per nulla dire delle antiche filosofie, certo dobbiamo credere che tutte le grandi scuole che abbiamo veduto in questi ultimi tempi in Europa debbano avere alcuna lodevol parte. E per verun modo non sapremmo darci ad intendere, come molti pur fanno, che le dottrine del Kant, del Fichte, dello Schelling, dei-Hegel

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