NOTE ED AGGIUNTE
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Il seguente ragionamento sulle Strade Ferrate fu scritto dal Devincenzi in occasione dell'abbandono che il Telabot e C. fecero della costruzione delle ferrovie napoletane. Ne seguì nel pubblico molto rumore e se ne discorse prò e contro. Il Devincenzi con tutta competenza se ne occupò di proposito, stando ai bagni d'Acqui e pubblicò la sua memoria nel giornale di Firenze « La Nazione » il 28 agosto 1861, Anno 3. N. 240. Appendice.
Ciascun vede l'importanza della pubblicazione per quel che scrive sul doppio binario, sull'utilità politica della ferrovia che congiunge il Sud ed il Nord d'Italia, sul commercio della Patria coli'Oriente e sui porti dell'Adriatico da Venezia a Brindisi, sulla marina mercantile e militare, specialmente sul porto d'Ortona e sul porto canale di Pescara. Il Devincenzi torna su questo argomento pochi giorni dopo rispondendo dallo stesso bagno d'Acqui con una pubblica stampa ai Consiglieri Provinciali di Abruzzo. Veggasi la p. 127 di questa Ristampa.
Delle Ferrovie dell'Italia Meridionale dopo la rinunzia de' concessionari P. Talabot e compagni.
Non pochi si rattristano per avere il Talabot e compagni abbandonato la costruzione delle ferrovie napoletane, ed io per con-
d'adopter la voio en question, la Compagnie des Indes-Orientales de Londre offrirait au Gouvernement Pontificai un prèt de 2 milions de liv. ster. (50 milions de francs) pour faire construire un chemin de fer d'Ancóne à Brindisi. Jour. des Dèbats, 24 Mai, 1847.
« Congiunzione dei porti di Brindisi e di Ancona. Il tenente Wagliorn, nel suo intendimento di far tenere alla valigia delle Indie la via di Malta, Brindisi, Ancona, Romagna, Granducato di Toscana, Liguria, Svizzera, Confederazione Germanica, Belgio, e per la via di Ostenda toccare il Tamigi, siguificò al signor Principe di Teano, membro della consultiva per le le strade pontefìcie in Roma, che, se riusciva il suo piano, la compagnia delle Indie impiegherebbe 9 milioni di scudi nel tronco ferrato di congiunzione fra i porti di Brindisi e di Ancona ». Le strade ferrate italiane ed estere. Bologna, 1847, num. 45.
Chiaramente si vedo quai principii abbiano mosso il Waghorn a dipartirsi da Ancona in su verso le Alpi dalla traccia del nostro Autore.