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giuseppe devincenzi
procedere oltre, del costo dello lineo da costruire. I sei lotti costituiscono due linee; una ò la linea del Tronto a Brindisi, elio costeggia sempre l'Adriatico, fuori dello stretto di Termoli a Barletta, ove passa pel Tavoliere di Puglia evitando il Gargano, della lunghezza di chilometri 436, e l'altra è la linea da Pescara a Oeprano di chilometri 240. Ma il tratto da Pescara a Popoli di chilometri 55 per la natura dei lavori è piuttosto da riunire alla prima linea che alla seconda. Abbiamo dunque due linee da valutare, una di chilometri 491, e Paltra di chilometri 185. Per la prima ci si offre facile modo, perocché come è la continuazione della linea d'Ancona al Tronto, così non ha maggiori difficoltà da superare che quella, e però potrà calcolarsi allo stesso valore, cioè a lire 150.000 al chilometro.
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La seconda linea, sempre ad un binario come la prima, e da essere ridotta, come l'altra, a doppio binario sol quando ne arriverà il bisogno, la calcolerei a lire 250,000 al chilometro.
Laonde avremo pei chilometri 491 a lire 150,000 il chilometro, lire 73,650,000 e pei chilometri 185 a lire 250,000 il chilometro, lire 46,250,000, ossia una spesa di lire 119,900,000.
Ora mediante queste due linee di ferrovie conseguiremo i seguenti vantaggi:
I. Eannoderemo alla capitale del Regno ed alla rimanente Italia, facendole entrare nella rete ferroviaria italiana, per mezzo della linea lungo VAdriatico,
1. la provincia del primo Abruzzo Ultra;
2. la provincia di Abruzzo Citra;
3. la provincia di Molise;
4. la provincia di Capitanata;
5. la provincia di Bari;
6. la provincia di Terra d'Otranto;
e per mezzo della linea di Celano, colle ferrovie esistenti o pronte ad essere compiute,
7. la provincia del secondo Abruzzo Ultra;
8. la provincia di Terra di Lavoro;