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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   note ed aggiunte
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   9. Napoli colla sua provincia;
   10. la provincia di Salerno;
   ossia dicci delle sedici Provincie napolitano.
   11. Ci riavvicineremo le altre sei Provincie, e specialmente quelle di Benevento, di Avellino e di Basilicata, che si troveranno così pochissime ore lontane da stazioni di ferrovie.
   III. Renderemo possibile la ferrovia delle tre Calabrie, che solo potrà ricongiungerci veramente con quelle lontane Provincie, e che ci metterà quasi in contatto colla Sicilia; giacché fino a tanto che non potremo riunire quella linea alla ferrovia adriatica non so a che possa servire.
   IV. Ne assicureremo più presto il transito per la ferrovia adriatica del gran commercio orientale, che dovrà essere uno dei primi fattori della futura grandezza d'Italia. E questa considerazione è a questi giorni anche più incalzante, perocché sendo venute meno alcune gelosie nazionali, in più breve tempo certamente vedremo effettuata la riunione del Mediterraneo col mar Rosso.
   V. Per mezzo della linea di Celano, destinata ora principalmente, a riunirci a Napoli, noi metteremo Roma in facilissima comunicazione ferroviaria con tutte le provincie d'Italia. Né vi avrà altra via per qualche tempo che potrà soddisfare a questa che presto dovrà divenire suprema necessità politica non solo per ben governare, ma per provvedere alla difesa nazionale della futnra capitale d'Italia.
   Quali siano le difficoltà di governare da lontano senza ferrovie, noi ben lo vediamo. Finché tutte le provincie Italiane non saranno ricongiunte da queste catene di ferro non potremo dire che il Regno d'Italia sia costituito. La quistione ferroviaria è qui-stione vitalissima sopra ogni altra, se eccettuiamo l'accrescimento e miglioramento dell'esercito. Niun sacrifìcio sarà mai soverchio per conseguire quanto più presto sia possibile ciò che può solo ben farci governare l'Italia, ciò che, accrescendo i mezzi delle nostre difese coi facili trasporti, può assicurarci la nostra indipendenza.
   Io non veggo che due limiti nella costruzione delle ferrovie, che debbono soddisfare a supremi bisogni delle Nazioni, uno che