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Opere Complete
Volume Primo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1912, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   giuserre deyincenzi
   dirò tecnico e l'altro finanziere. Vi ha un tempo indispensabile per le costruzioni, che dipende e dalle condizioni locali e dalla natura dei lavori. Nè alcuno potrebbe consigliare di mettere in pericolo il credito, base principalissima sopra cui riposano gli Stati moderni.
   Or egli pare che non debba essere difficile senza neppure u-scir d'Italia, di rinvenire sei costruttori che vogliano costruirò i sei tratti di ferrovie, che sopra siamo venuti ricordando. E per la natura dei lavori da fare, certo ad alcun costruttore non potrà essere malagevole di costrurre nel corso di due anni da 88 a 134 chilometri di strada. In di ciotto mesi i concessionari del tratto da Ancona al Tronto che pure hanno una galleria considerevole da fare, dovranno consegnarci quella linea. Così l'opera difficilissima ripartita in molti diverrà agevole, nè poco forse potrà contribuire allo svolgimento dell'industria nazionale, incoraggiando ed educando meglio i nostri costruttori ed i nostri ingegneri e facendoli più noti. Nè il credito dello Stato scapiterà coll'aggiuugere nel bilancio per due anni, oltre ai 30 milioni che si anticipavano ai concessionari, altri 45 milioni all'anno.A nzi avrà per sicuro ad avvantaggiarne; perocché tutto ciò, che contribuirà a rendere più certo il nostro avvenire ed a svolgere la ricchezza nazionale, do vrà necessariamente accrescere il nostro credito.
   In questa somma di circa 120 milioni di lire, che farà d'uopo per la costruzione di queste ferrovie, io non ho tenuto alcun conto del materiale mobile, perocché la spesa del materiale mobile si
   rannoda al sistema di esercizio che si vorrà adottare.
   *
   E facendo qui fine, non sarà forse inutile di aggiungere alcuna considerazione che panni di non poca importanza. Ognun sa qual differenza vi sia, e per l'agevolezza e per la spesa, nel costruire ferrovie lungo o in prossimità di mari che offrono o no facili approdi. Queste ferrovie da costruire per chilometri 436 rasentano sempre l'Adriatico, o pochissimo se ne dipartano; e quando pur se ne dipartono, come avviene colla linea di Celano, non possono utilmente provvedersi che cogli approdi dell'Adriatico. Solo circa 40 chilometri potranno essere meglio provveduti dai porti del