GIUSEPPE DB VINCENZI
IX. Esposizione universale del 1867. Png. 311-369.
Il Devincenzi vi fu nominato presidente della commissione reale italiana per l'agricoltura.
Egli fa iuvito agli agronomi od ai coltivatori per conoscere e rapprosontaro
lo stato dell'agricoltura in Italia.
Vi aggiunge istruzioni per descrivere e rappresentare la coltivazione di un podere tipo e por raccogliere altre informazioni riguardanti l'agricoltura.
Il Devincenzi fa seguire anche un conto generalo di un podere tipo per rendere comparabili fra loro la rendita della terra e i benefici della industria agraria nelle vario contrade d'Italia.
U profitto del proprietario costituisco la reudita della terra od il profitto del
' coltivatore il beneficio della sua industria agraria.
Capitali investiti nel podere e nella coltivazione.
La rendita della terra e il beneficio del coltivatore, determinato il loro valore, danno i risultamenti economici.
Con questi risultamenti si conoscono infine la proprietà della terra, Vinduslria della coltivazione e il valore annuale dell'agricoltura.
Quante utili cognizioni da questo studio del Devincenzi ai proprietari! od ai coltivatori non che ai reggitori della prima prosperità nazionale qual'è l'agricoltura!
X. Delle condizioni della viabilità in Italia e Progetto di legge. P. 371 454.
Il Devincenzi instancabile vedendo permanere il bisogno della viabilità ri- I torna con molti studi 6u lo strade d'Italia.
Dimostra innanzi tutto l'importanza della viabilità.
Anche qui egli muovo dalla pratica e dagli esempi delle altre nazioni.
Ha ragione di affermare: Gli stessi altri grandi mezzi di comunicazione, le ferrovie, i canali, i porti, tornano quasi al tutto inutili senza le strade ordinarie.
Un paese per prosperare dove avere un chilometro di strada por ogni chilometro quadrato di superficie.
Stato della viabilità ordinaria in Italia.
Tre quinti d'Italia difettano grandemente di strado.
Un quinto d'Italia malamente provvisto di strade.
Due quinti quasi del tutto senza strade.
Per difetto di strade la nazione perde annualmente più di due miliardi.
Rendita della terra per ogni abitante nelle provincie ben provviste di strade, Ine 56. Nello provincie qua«i senza strade, lire 28.