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GIUSEPPE DE VINCENZI
A questi due obbiettivi mirando indefessamente, l'amministrazione si accinse volonterosa alla prova tanto più malagevole e lunga, inquantochè l'opera sua non ora soltanto allora di unificazione e d'immegliamento, ma quasi ovunque si doveva edificare dalle fondamenta sopra rovine, ove i materiali il più delle volte anziché offrire soccorso riuscivano invece inutili e dannosi al più regolare e più celere innalzamento dell'edificio.
A dimostrare ora il modo e la misura con cui fu raggiunto in gran parte lo scopo dell'amministrazione è opportuno di venire ragionando patitamente dei singoli rami del servizio postale, dividendo queste brevi notizie in ragione di quanto si è operato:
1. Eispetto al personale ed alla costituzione interna dell'amministrazione delle poste;
2. Circa la legislazione postale per ciò che riguarda il servizio del pubblico;
3. Riguardo al progresso che si è venuto introducendo nella sostanza del servizio medesimo, cioè nelle comunicazioni di terra e di mare;
4. Rispetto all'importantissimo vantaggio del movimento dei fondi, cioè al servizio dei vaglia postali.
I.
Ordinamento del personale dell'amministrazione.
Varie e tra loro diverse erano le forme delle singole amministrazioni postali degli Stati italiani, come varie e diverse le discipline onde il personale di ciascuna di esse era diretto e condotto.
Prima cura dell'amministrazione italiana fu quella di unificare, cioè comprendere in un unico ruolo gli impiegati delle amministrazioni soppresse, provocando il regio decreto organico del lo dicembre 1860, che diede una forma regolare ed un assetto ordinato all'amministrazione, stabilì il primo ruolo normale degli impiegati e fissò uniformemente gli stipendi, le indennità ed ogni altra competenza.
Gol decreto organico del dicembre 1860 l'amministra-