lavori fubbilci
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La rendita poi che negli anni 1858 e 1859 era stata di più che 9 milioni e nel 1802, unificato il regno, aveva raggiunta la somma di.........L. 11.944.793
salì nel 18G3 a...........« 12.508.148
con aumento in detto anno di.....L. 553.355
E questo aumento così nella quantità delle corrispondenze come nella rendita derivò naturalmente dalla moltipicità delle relazioni politiche, commerciali e di famiglia, cui diede vita l'unificazione.
Fino d'allora però fu vagheggiata una maggior larghezza di tassa, e l'esempio dei prodigiosi risultati del penny postage dell'Inghilterra faceva sperare ai più audaci tale un incremento di corrispondenze che valesse a neutralizzare gli effetti della riduzione di tassa desiderata.
Ma x>revalse, e si crede ora saviamente, l'opinione dei più cauti, nell'animo dei quali infondevano seri timori le condizioni politiche e quelle della pubblica istruzione e del commercio in un paese come l'Italia, che, uscita allora allora da una rivoluzione pacifica sì, ma pure per lei radicale, aveva mestieri di raccogliersi in sè medesima e creare anzitutto quegli elementi di prosperità materiale che nell'Inghilterra già avevano ottenuto un singolare sviluppo quando il celebre Rowland Hill propose ed ottenne la famosa riforma.
La legge del 5 maggio favoriva poi singolarmente la pubblica stampa fissando a un centesimo la tassa dei giornali, e a due centesimi quella delle stampe non periodiche.
Nessun paese d'Europa, tranne il Belgio e l'Olanda, aveva ed ha tuttora una tassa così mite pei giornali, e dessa produsse immediatamente i suoi effetti agevolando in modo del tutto singolare la diffusione delle stampe medesime, per le quali, a dir vero, è tale il buon prezzo che non basta a pagare la spesa materiale della bollatura e del personale che richiede.
Ma non per ciò può considerarsi improvvida questa di-sposizione della legge del 1862, perocché essa dovette tener conto grandissimo della condizione della stampa in Italia,