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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIUSEPPE DE VINCENZI
   gono le proprie comunicazioni. Occorre quindi trovare un mezzo conveniente sotto ogni rapporto e di non diffìcile applicazione, mercè il quale possano essere raggiunti gli scopi cui mira la franchigia stessa, i quali possono compendiarsi nel mettere i membri del Parlamento nella condizione di giovarsi della posta senza onere proprio per tener vive quelle corrispondenze che possono essi abbisognare nell'esercizio delle loro funzioni.
   Ed a questo intendimento era informato il progetto di legge presentato alla Camera elettiva nella tornata del 7 marzo 1870, col quale veniva bensì mantenuta la franchigia delle corrispondenze dirette ai senatori e deputati, ma limitatamente al periodo di tempo in cui sono aperte le Camere legislative, ed al luogo ove ha sede il Parlamento. La corrispondenza poi dei membri del Parlamento sarebbe pure stata spedita in franchigia qualora portasse un contrassegno a bollo somministrato alle Presidenze dall'amministrazione delle poste.
   Questo progetto, che potè però essere discusso, da un lato conserva ai senatori e deputati la franchigia che hanno sempre goduto, li abilitava d'altra parte ad usare di uguale vantaggio per le corrispondenze da essi spedite colmando così una lacuna fin qui esistente e da tutti giustamente lamentata. Aveva inoltre il vantaggio di ridurre la concessione ai veri e reali bisogni del servizio pubblico restringendola al tempo ed al luogo ove i membri del Parlamento esercitano di fatto le loro funzioni.
   Una legge finanziaria, quella del 24 novembre 1854 ha provvisoriamente accresciuta di 5 centesimi la tassa delle lettere franche, portandola a 20 centesimi.
   Questo aumento della tassa, mentre ha necessariamente accresciuta la rendita, non ha portata diminuzione del numero delle corrispondenze impostate, il quale anzi venne di poi crescendo in ogni anno.
   Ben è vero che, la quantità delle lettere cambiate nel regno essendo piuttosto tenue comparativamente a quanto avviene in altri paesi di popolazione eguale ed anche minore, era naturale che (lessa crescesse, non ostante l'aumento