livori pubblici
13
di tassa, dovendo pur crescere le relazioni politiche e commerciali delle diverse provincie. D'altra parte è da notarsi che il rincaro della tassa non fu gravissimo, e l'andamento delle corrispondenze, se fu progressivo, si mantenne però sempre in proporzioni ristrette, cioè da 67 a 87 milioni in un decennio mentre in Inghilterra triplicò ed in Francia nello stesso periodo di tempo crebbe di circa 100 milioni di lettere.
Le comunicazioni costituiscono la base del servizio postale, ed il trasporto delle corrispondenze offre all'amministrazione vasto campo di attività e di miglioramenti. Ma perchè questa parte del servizio possa mettersi in atto con quella larghezza di vedute e di pratica applicazione che l'importanza di essa richiede, è necessario che non facciano difetto i mezzi pecuniari, senza dei quali non giovano gran fatto gli studi e le innovazioni, non dovendosi mai dimenticare che la bontà del servizio dipende in gran parte dalla entità della spesa.
Ciò premesso, sarà opportuno di esaminare anzi tutto quale incremento siasi dato nel decennio agli uffizi postali da cui partono e a cui fanno capo necessariamente tutti i servizi di trasporto dei dispacci.
Nel 1860 esistevano nelle diverse provincie che costituivano il regno, 2135 uffizi di ogni categoria, ripartiti come
III.
Comunicazioni di terra e di mare.
appresso:
Uffizi Abitanti
per ogni uffizio
Antiche provincie (esclusa la Sardegna)
Lombardo-Veneto.........
Emilia, Marche ed Umbria.....
Toscana............
Provincie napoletane.......
Sicilia.............
Sardegna............
715 4.945
567 9,873
137 24.427 163 11.204 238 29.299
138 17.336 177 3.322
Totale 2135