Stai consultando: 'Opere Complete Volume Terzo', Giuseppe Devincenzi

   

Pagina (30/510)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (30/510)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!



[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   lavori pubblici ^
   >A
   considerazioni indussero il Governo a stabilire un servizio regolare fra l'Adriatico e l'Egitto, che venne affidato ad una società denominata Adriatico-Orientale.
   Quattro adunque furono le grandi compagnie di navi-gazione, cioè:
   Società Rabattino per la Sardegna e Tunisi-
   Società Peirano-Accossato per le coste italiane del continente;
   Società Florio per l'Isola di Sicilia, Tunisi e Malta;
   Società Adriatico-Orientale per l'Egitto.
   Indipendentemente a queste vennero retribuite parecchie piccole navigazioni fra Napoli e le Isole, e fra Messina e Reggio di Calabria.
   Senza occuparci di queste ultime, che hanno bensì un'importanza locale, ma che non è tale da influire sullo sviluppo generale del commercio italiauo, si verrà notando qui appresso il numero dei viaggiatori e la quantità di merci che le quattro maggiori società hanno trasportato dalla loro istituzione a tutto il 1870, e si dirà poi della spesa che hanno costato all'erario.
   Numero TonneUate dei viaggiatori di merci
   Società Accossato-Peirano e Peirano-
   Danovaro......... 1.203.444 261.924
   Società Rubattino........ 640.287 274.573
   Società Florio......... 917.335 204.622
   Società Adriatico-Orientale .... 26.264 31.291
   Totali 2.787.330 772.410
   Il movimento di due milioni e settecento mila individui e di poco meno che ottocento mila tonnellate di merci è certamente un risultato che compensa in gran parte ì sacrifizi che il Governo si è imposti per mantenere quei servizi, ed è tanto più ragguardevole, inquantochè esso accenna ad un periodo di tempo in cui l'Italia, non intieramente per anco costituita, non poteva presumere che il suo commercio raggiungesse così subito quella floridezza che e il portato soltanto della tranquillità e della lunga pace.