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Vaglia postali.
Fra i vari servizi che compie l'amministrazione postale č senza dubbio importantissimo quello dei vaglia, sebbene non appartenga strettamente al suo istituto.
La trasmissione del denaro col mezzo della posta fu ammessa per la prima volta in Italia dal regno sardo nel 1830; dapprima a totale beneficio dei soldati e sott'ufficiali dell'esercito, poi degli ufficiali, e da ultimo estesa ai privati.
Circoscritto perō a pochi uffizi, limitato a piccole somme, questo servizio venne sviluppandosi ed accrescendosi con lento, sė, ma costante progresso sino al 1858.
Nel 1838 furono rilasciati 48.846 vaglia per lire 484.339; nel 1858 i vagė ia furono in numero di 357.696 per 10 milioni 187.000 lire.
Nel 1859, ed appena compiuta l'annessione della Lombardia, fu esteso il servizio dei vaglia alla nuova provincia, e poco stante alle provincie parmensi e modanesi; nell'anno successivo poi tutte indistintamente le provincie d'Italia furono ammesse a questo benefizio, e ne profittarono cosė largamente che basta accennare gli estremi delle emissioni del 1860 e quelle del 1870 perchč si possa giudicare dell'incremento assunto da questo importantissimo ramo, e di quello cui tende ancora per l'avvenire.
Nel 1860 si rilasciarono 833.014 vaglia per L. 21.624.000.
Nel 1870 l'emissione fu di 2.814.936 vaglia per lire 259 milioni 807.000.
Il prodotto delle tasse per l'emissione dei vaglia del 1870 fu di lire 1.445.000.
Le enormi proporzioni che il servizio dei vaglia veniva assumendo, mentre da un lato richiedevano che l'amministrazione si preoccupasse seriamente dei conteggi risultanti dal movimento di cosė ingenti somme, svegliarono d'altra parte le cupidigie ed i criminosi conati per alterazione e falsificazione dei vaglia.
Questi fatti, che pur troppo accaddero nel primo^quinquennio dopo il 1861, indussero l'amministrazione ad eseo-
Devincenzi Opere Complete. Voi. iii.