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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   livori pubblici
   13
   Le cifre suesposte, mentre manifestano che in un decennio si è quatti quadruplicato il numero degli uffici telegrafici, raddoppiandosi il numero delle macchine in quelli governativi, ed accrescendosi in proporzione l'estensione dei fili telegrafici, e mentre appalesano come sia poco meno che triplicato il prodotto effettivo, fanno insieme evidente come il numero degli impiegati sia insensibilmente aumentato e come la spesa ordinaria, tanto assolutamente quanto proporzionatamente, sia scemata; sicché nel decimo anno l'esercizio di una macchina e di un chilometro di linea costano la metà di quanto costavano nel primo.
   Ed un altro vantaggio si è conseguito, che l'abuso del telegrafo per la corrispondenza ufficiale si è talmente attenuato che essa, dacché rappresentava un valore fittizio di 5 milioni, discese fino all'equivalente di un terzo di questa somma nel nono anno del decennio. E se nel decimo risalì fino a rappresentarne la metà, è da ritenere che il provvedimento radicale, del quale in seguito sarà discorso, valga a tenerla definitivamente nei giusti confini.
   Uno sguardo a ciò che avviene oltremonte ed oltremare in fatto di telegrafia varrà a mantenere la confortante impressione che il fin qui detto ha dovuto produrre. Ed infatti i due specchi che seguono addimostrano come il progresso dell'Italia nella telegrafia non sia inferiore a quello di altri paesi che hanno bella fama per prosperità ed incivilimento.