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GIUSEPPE DE VINCENZI
Vedesi infatti come l'Amministrazione italiana, nel decennio, abbia, come si è ripetuto, quasi quadruplicati i suoi uffici al pari della Svizzera e della Germania del Nord, che stanno innanzi agli altri Stati, ed abbia mantenuta la spesa entro i limiti del primo anno, quasi triplicando il prò-dotto, mentre gli altri Stati hanno raddoppiata, triplicata e quadruplicata la spesa durante il decennio, per conseguire un accrescimento di prodotto abbastanza moderato; poiché, fra gli Stati, compresi nello specchio, solamente la Svizzera offre, come l'Italia, l'avanzo di un quinto del prodotto sulla spesa.
Nell'anno che corre l'Amministrazione telegrafica ha realizzato un altro notevolissimo miglioramento sopprimendo, per la corrispondenza telegrafica nell'interno dello Stato, le due zone di tassazione, e stabilendo che per tutto il territorio del Eegno il telegramma costasse semplicemente una lira.
È scorso troppo poco tempo perchè si possa apprezzare l'effetto di questa benefica riforma, ma dopo un mese dalla sua attivazione, già constatavasi che, mentre in tutto il Regno l'aumento dei telegrammi era stato di circa un quarto il calo del prodotto era stato appena di un nono.
Paragonando ciò a quanto è avvenuto in casi simili all'estero, è da ritenere fermamente che l'esercizio di quest'anno si chiuderà senza che l'erario debba scontare con una perdita d'incasso il favore fatto allo scambio delle corrispondenze telegrafiche; vi sarà forse in genere una diminuzione di prodotto a causa delle vicende politiche d'Europa le quali, nel primo semestre di quest'anno, hanno fatto sì che, mentre i prodotti telegrafici relativi ai telegrammi interni sono stati di 130 mila lire maggiori dei corrispondenti nel primo semestre dello scorso anno, quelli relativi ai telegrammi da e per l'estero hanno sperimentato un calo di poco meno che lire 150 mila; sicché in tutto si è avuto uno scapito di circa lire 13 mila. Però è da affrettarsi a soggiungere che per questo il secondo semestre è cominciato con atispicii migliori.
L'avvenire della telegrafìa in Italia non può non dar*