16
GIUSEPPE DE VINCENZI
puta negli anni avvenire le spese annuali di manutenzione di tutte le opere idrauliche, eccetto quella delle bonifiche, a L. 5.000.000.
Poneudo poi mente alle nuove opere di sistemazione, che abbisognano ed urgentemente in alcuni nostri principali fiumi e torrenti, alla continuazione di opere già da gran tempo intraprese, alla necessità di concorrere alla sistemazione del Tevere ed al bisogno di provvedere con lavori di terza categoria, e con concorso del Governo, ove si abbiano a difendere opere nazionali, a regolare i corsi d'acqua nelle provincie del mezzogiorno, della Sicilia e di Sardegna, avvisiamo non potersi stanziare annualmente durante questo decennio per spesa straordinaria meno di L. 3.000.000, somma per altro non molto superiore a quella che dovemmo spendere negli ultimi anni del passato decennio.
Così avremo a spendere pel servizio idraulico, escluse le bonifiche, L. 8.000.000 all'anno.
Quando alle bonifiche si sta preparando un progetto di legge per provvedere a questo importantissimo interesse nazionale.
Sebbene non poco siasi fatto pel passato, molto ne rimane a fare per l'avvenire. Infinite estensioni di terre, che potrebbero essere feracissime, non sono che cagioni di mal-sania in moltissime parti del regno.
È malagevolissimo di stabilire i principii di cui possa informarsi fra noi una legge generale sulle bonifiche; ma, formando essa oggetto di studio di una autorevolissima Commissione, noi non intendiamo per ora dirne altro. Qualunque poi siansi i principii che si adotteranno, egli è sicuro che lo Stato dovrà sottostare a qualche spesa annuale. E senza nulla innovare per ora noi calcoliamo che in avvenire annualmente possano le bonifiche costare allo Stato almeno due milioni all'anno.
Si spenderà così pei servizi idraulici in generale annualmente lire 10.000.000. E pel decennio la somma di lire 100.000.000.
Una gran parte della quale somma per altro verrà rimborsata alla finanza dagl'interessati.