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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIUSEPPE DE VINCENZI
   rende del pari insensibili le qualità più squisite dei viui, a meno che non si beva a centellini come avviene coi vini da liquore. E l'acidità, la deficienza o l'abbondanza dell'alcool non rende sani e igienici i vini turbando, anzi che favorire la digestione. Chi producesse buon vino per sicuro, presto o tardi, nou troverebbe difficoltà nei mercati. E noi non dobbiamo produrre solo gran quantità di vini comuni, ina dobbiamo produrre molti e buoui v ini, coiue fanno oltremonti. 11 clima, la giacitura e la costituzione geologica delle terre rendouo l'Italia capace più che ogni altro paese a produrre grandissima copia di buoni vini; e noi dobbiamo avvantaggiarci di questo gran privilegio di natura. I vini comuni non possono servire che al consumo locale; già ne abbiamo abbastanza, e prova ne sia la difficoltà della vendita e la bassezza dei loro prezzi; ed il consumo locale nou può crescere rapidamente, non accrescendosi che colla crescente agiatezza delle popolazioni. Per contrario il buon vino, che serve al consumo delle nostre grandi città ed all'esportazione, non può quasi trovare alcun limite nella vendita, e però nella produzione. Nelle nostre grandi città, ove si raccolgono le genti più agiate, si lamenta generalmente la mancanza dei buoni vini. Infiniti sono i paesi fuori Italia, in Europa ed altrove, in cui vi ha difetto (li vino e che potranno addivenire buoni mercati per noi. Il vino è l'ottima delle bevande e la più salubre, ed il consumo se ne accresce per ogni dove, come si accresce coll'agiatezza la civiltà. Il gran privilegio, che noi abbiamo di poter produrre più che ogni altra nazione un'infinita copia di buoni vini, dovrebbe sempre esserci innanzi degli occhi; ma dobbiamo del pari ricordar sempre, che tutti i benefici di natura a nulla valgono senza l'opera intelligente, continua ed energica dell'uomo. Or per produrre buoni vini non vi ha altro modo che di ben coltivare la vigna, e prima di ogni altra cosa esser persuasi, che il vino non viene che dall'uva e solo dall'uva. Mischiare altre cose col succo dell'uva per farne vino è una profanazione, ed il più delle volte una delittuosa profanazione pel danno che arreca alla salute. Dall'uva soltanto il vino deve ritrarre le sue preziose qualità. E chi