884
GIUSEPPE DE VINCENZI
derivanti dalla diversità delle prove, come meglio specificheremo in appresso.
La sola differenza fra pianta e pianta non derivava che dalla maggiore o minore profondità delle radici, e dall'avere una o più corone di radici, per ricercare gli effetti della coltivazione superficiale e della coltivazione profonda.
A. 12 talee a due gemme furou piantate in modo che una delle gemme rimanesse proprio a fior di terra per far la parte aerea o visibile della pianta, e l'altra per produrre una corona unica di radici.
B. 12 talee furon tagliate di tale lunghezza che restando la prima gemma nel piantarla a fior di terra, l'ultima rimanesse alla profondità di circa 40 centimetri, e fuori di queste due gemme distrussi tutte le altre. Feci quello che altrimenti fanno i coltivatori delle vigne quando sopprimono tutte le radici, che nascono superficialmente, per far profondi lavori; pratica che se ha qualche ombra di ragione quando la vite è coltivata promiscuamente colle piante erbacee, n'è al tutto destituita quando si coltiva sola. E negli anni successivi si recisero tutte le radici che per caso crescevano sopra i 40 centimetri.
C. 12 magliuoli finalmente si piantarono alla profondità di un metro con una gemma a fior di terra e tutte le altre dopo la profondità di 40 centimetri, sopprimendo come nell'esperimento B le gemme intermedie.
Furono queste piante coltivate per molti anni, e ne studiai accuratamente i processi di vegetazione ed i prodotti.
Le piante A, dall'unica corona delle radici alla profondità di pochi centimetri, ossia la lunghezza di un internodio, entrarono costantemente in vegetazione dopo il terzo anno, quando cioè il primitivo lavoro del terreno si era alquanto rassodato, 10 a 15 giorni prima delle altre viti B e C, ed al 4.° anno già erano in piena produzione con belli e ben maturi grappoli.
Le piante B, che non avevano del pari che un'unica corona di radici, ma alla profondità di 40 centimetri, al 4.° anno non produssero che qualche meschino grappolo e non pervennero che al 6.° alla produzione del 4.° anno delle viti