Stai consultando: 'Opere Complete Volume Terzo', Giuseppe Devincenzi

   

Pagina (390/510)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (390/510)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!



[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   società dei viticoltori
   tffl
   A. Paragonando dal 6.° al 10.° anno i prodotti delle viti A e delle viti B trovai quasi sempre, che le prime davano non solo dei grappoli e dei chicchi più grandi, più maturi e meglio nudriti, ma un prodotto che per peso stava in media a quello dell'altro come 2 ad 1.
   Io facea zappettare le viti B e C, come le prime A, ossia alla profondità da 8 a 10 centimetri, fino a che cioè non si offendevano le radici di A. Al 10.° anno sospettai che quelle zappettature fossero insufficienti alle viti piantate profondamente, e non m'ingannai; perocché avendo fatto vangare le viti B e poi zappettare profondamente, se ne accrebbe negli anni successivi per modo la produzione, che quella di A, che era a questa di B come 2 ad 1, addivenne come 3 a 2; che senza dubbio derivò dalle migliorate condizioni della vegetazione a ragione dei profondi lavori, che rendevano la terra più permeabile all'aria ed al calorico. Ma le uve delle viti coltivate superficialmente A erano sempre, e (li gran lunga, meglio mature; sicché anche con queste diversità di coltura le piante, ehe vegetavano superficialmente, davano un prodotto migliore e maggiore di un terzo delle altre B.
   Le piante C finalmente dai profondissimi magliuoli nei primi 6 anni quasi non mostrarono per la quantità del prodotto alcuna differenza colle viti B; ma per la maturazione dei grappoli e dei chicchi presentavano grande difformità, ed in seguito divennero anche meno produttive. Le vangature ed i lavori profondi fatti dopo il 10.° anno a queste viti, come a quelle B, accrebbero alquanto il prodotto, ma non quanto in quelle. Dopo l'8.° anno l'inferiorità della produzione, in paragone di quelle di B, si accrebbe rapidamente: al 12.° anno la produzione di C stava a quella di B come 1 a 1,50, e questa inferiorità venne ogni anno più
   aumentando.
   Sottoposti i mosti di queste tre piccole coltivazioni all'analisi, trovai quasi sempre costantemente che il mosto delle prime viti A avea in meno da 2 a 2,50 per mille di acidità e da 2 a 4 per cento di glucosio in più del mosto delle seconde B, e che il mosto delle terze C avea, in pa-