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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   società dei viticoltori
   tffl
   . O arare clie fo due volte durante la stagione estiva. Tterreno rimane non solo ben apparecchiato alla pianta-le pel prossimo inverno, ma al tutto libero dalle erbe feste ed in ispecie dalla gramigna, che è la vera peste lleila vigna. Sicché, anche ove non avesse a farsi sovescio, noi sempre consiglieremmo di fare gli scassi primaverili coi lavori secondari in estate pel piantamento della vigna. Onesti due lavori secondari costano in media lire 40 a 50 l'ettaro. Io soglio piantar la vigna durante il verno in terra bene asciutta, e non pianto nò magliuoli nè talee, ma barbatelle di due anni con un'unica corona di radici, per maggior probabilità di riuscita, e perchè la vite nel suo maggiore crescimento, cioè fino al terzo od al quarto anno, si ritrovi in un terreno smosso e non ancora rassodato, e però nelle migliori condizioni di vegetazione. Fo da me le barbatelle col sistema del Guyot, che mi torna assai bene, e non mi costano che lire 5 il mille, non comprando le talee che traggo ora dalle mie vigne; e però il prezzo delle 10 mila barbatelle per piantare un ettaro a vigna non ammonta che a lire 50. Ognuno potrà apprenderlo dal libro che questo benemerito scrittore ha pubblicato sulla coltivazione della vigna. Finalmente il piantamento di queste 10 mila barbatelle richiede la spesa di lire 38. Al terzo anno dalla piantagione queste vigne danno circa 50 ettolitri (li vino l'ettaro. E fino al 5.° o al 0.° anno io non concimo mai le vigne; ed a cagione delle sostauze azotate del sovescio di sulla le piante arrivano quasi alla grandezza, cui intendo portarle. Rendo per altro sempre al terreno tutto ciò che non mi è necessario per farne viuo, i pampini, i tralci e le vinacce; c pel passato quando erano di pochissimo valore, anche le ecce, che ora lascio in premio ai lavoratori delle cantine.
   concimi azotati, necessari per portare le giovani piante a quella grandezza cui si vuole educare, se in appresso si applicassero nella stessa abbondanza nuocerebbero non solo
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