società dei viticoltori
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stro (514). Ma, costituita elio fu, il numero se ne accrebbe grandemente; non passò guari cbe superò i tremila ed ora si eleva a circa 5000, fra i quali vi ha 65 membri donatori, ciascuno dei quali pagò 1000 lire. E non pochi largirono anche maggiori somme a quella Società, come il DestraU che le donò 50000 franchi, il Drouyn de Lhuys 30000 ed il Léonce de Lavergue 25 000. E va ricordato, che non ci fu in Francia Società, Comizio o Accademia, che direttamente o indirettamente avesse per iscopo il progresso dell'agricoltura, che non si affrettasse ad ascriversi, ed anche con più sottoscrizioni, a quella Società a fin da farvisi rappresentare (la uno o più membri delegati. E fra i soscrit-tori non pochi furono i Consigli dipartimentali ed altri Consigli amministrativi, che nou possono essere indifferenti alla prosperità economica delle popolazioni di cui prendono cura e delle amministrazioni loro affidate. E la Società Reale di agricoltura d'Inghilterra ora si compone di 8 a 9 mila membri con capitale consolidato al 3 per cento di 25 800 lire sterline, pari a lire italiane 647 000 e con un bilancio annuale di lire sterline 37976, ossia di lire 949400 delle nostre. Noi possiamo ragionevolmente sperare che fra breve la nostra Società dei viticoltori per modo accresca il numero dei suoi soci da raggiungere almeno i 5000 membri della Società degli agricoltori di Francia. Già siamo un migliaio, e se ciascun di noi sia veramente persuaso di ciò che veniam discorrendo, non dovrà tornarci malagevole d'infondere in altri una simile persuasione; perocché se tutti non vedono la via per cui uscirne, tutti sentiamo, ed affannosamente, le pene del baratro delle difficoltà economiche in cui ogni giorno più sprofondiamo. Tutti coloro che aiuteranno questo primo tentativo di un grande scopo da raggiungere in Italia per associazione privata, sieno sicuri che faranno opera (li grande utilità a loro ed alla nazione. Basterà che ogni socio illumini anche solo dieci amici per raggiungere e superare non solo il numero dei membri della Società francese, ma anche quello della Società inglese. E certo fra noi vi ha più bisogno di divulgare le buone pratiche agrarie che in Francia ed in Inghilterra.