sOcIETà dei viticoltori tffl
del mondo, nulla o poco potremo fare, in ispecie per maggiormente accreditare i nostri vini; se ci raccoglieremo tutti insieme, collettivamente, nou vi avrà nulla che non potremo raggiungere. Quando saremo riuniti in una vasta e potente associazione con un bilancio di 200 o 300 mila lire, che a ciascun socio non costerà che poche lire annuali, quel che si spende comunemente per un giornale qualunque, quali studi, quali ricerche non potremo noi fare per perfezionare la coltivazione della vigna, la mauifatturazione del vino! Quali vantaggi non potremo ritrar noi da tante conoscenze; quante opere speciali, quante informazioni periodiche non potremo venir divulgando fra noi? Quali aiuti non potremo ritrar noi da uomini intelligentissimi, che percorrendo tutta l'Italia si mettano in comunicazione col maggior numero dei proprietari e dei coltivatori per studiare le condizioni della viticoltura e dall'enologia nelle singole contrade e facciano delle conferenze propagando le migliori pratiche e le più utili conoscenze? Quali vantaggi non potremo noi ritrarre da missioni, che potremo mandare allo straniero, per studiare i principali mercati per la vendita dei nostri vini e per farveli conoscere, e dal richiamare direttamente e per mezzo deL Governo i nostri agenti diplomatici e consolari ed i nostri concittadini residenti all'estero a prestarci il loro valido aiuto in questa impresa altamente nazionale coll'accreditare i vini italiani? Quando saremo parecchie migliaia, le spese di stampa ne costeranno così poco, che, con una parte della nostra piccola contribuzione annuale, potremo avere annualmente in pubblicazioni periodiche ed in libri speciali dei più pregiati, che pubblicherà la Società, un valore maggiore delle lire 24, che paghiamo, considerandoli ai prezzi ordinari commerciali, e lasciarne una non lieve parte agli altri bisogni della Società. Tutti sanno quanto abbiano giovato non solo ai viticoltori francesi, ma a tutti i cultori della vigna in generale, i viaggi che per conoscere le condizioni della viticoltura in Francia l'imperatore Napoleone III fece fare al Guyoi. Restano ancora, dopo tante ricerche, a fare degli studi importantissimi intorno la vigna ed il vino; ed ogni giorno più