Stai consultando: 'Opere Complete Volume Terzo', Giuseppe Devincenzi

   

Pagina (419/510)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (419/510)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!



[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   884
   GIUSEPPE DE VINCENZI
   logrammi 4,21, che, a lire 0,80 il chilogramma, sono L. 3,37; in acido fosforico chilogrammi 2,10, a lire 1, lire 2,10; iu' azoto chilogrammi 1, a lire 3, lire 3; in totale lire 8,47, senza tener conto degli elementi di minor valore, ossia 500 grammi di calce, 900 di magnesia e 500 di acido solforico. Se noi non rendessimo, come rendiamo alla vigna, secondo dicemmo superiormente, tutto ciò che non diventa vino, dovremmo aggiungere alla concimazione per le vinacce iu potassa chilogrammi 10,95; in acido fosforico chilogrammi 3,20 ed in azoto chilogrammi 6,49; e per i sermenti in potassa chilogrammi 10,31; in acido fosforico chilogrammi 6,10 ed in azoto 1,46; cioè altri chilogrammi 21,26 potassa, lire 17,01; altri chilogrammi 9,30 acido fosforico, lire 9,30 ed altri chilogrammi 7,95 azoto, lire 23,85; in totale lire 50,16. Onde, sottraendo solo il vino dalle vigne, per 100 ettari non devo provvedere annualmente che (8,47 X 100) lire 847 di concimi, e se ne sottraessi anche la vinaccia ed i sermenti ne avrei a provvedere [(8,47 + 50,16) 100] 5863. Lascio per ora da parte la gravissima questione sul nutrimento che alla vigna deriva dalla terra e dai concimi, e su quello che le deriva dall'atmosfera e sulle sostanze nutritive che le derivano dalla continua disgregazione di alcune terre, le quali cose tutte spero che saranno argomento di altro mio lavoro. Or senza gli studi della chimica chi mai potrebbe venire a queste ed a tante altre utili deduzioni! Quante volte, per ignorare ciò che pur altri sanno, facciamo grandi spese non solo inutilmente, ma a nostro danno? Certo ogni proprietario, ogui agricoltore non può essere un chimico, come per sicuro ogni manifattore in industrie chimiche o meccaniche non è uno scenziato. Ma come i manifattori trovano nelle loro formule, che servono loro di guida, tutti i risultameli delle ricerche scientifiche, così gli agricoltori debbono accettare tutti i veri della scienza, che possono servir loro (li norma nella pratica. E scopo del nostro Istituto chimico e di tutti gli altri nostri studi dovrà essere di chiarire i tanti problemi in fatto di viticoltura e di enologia ancora insoluti, di far tutte quelle sottilissime ricerche, che solo uomini di gran scienza possono fare, di studiarne