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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIUSEPPE DEVltfCEWEi
   uo o si esportino vini guasti o falsificati o de' miscugli, che di vino altro non hanno che il nome, a danno della pubblica salute, del nostro credito e della stessa nostra buona fede. Si commercia facilmente de' vini in Borgogna, a Bordeaux, in Spagna, in Portogallo, sul Reno, perchè quei vini, sempre gli stessi, son conosciuti, e vi sono grandi e notissime Case che ne fauuo traffico e che gelosissime sono del loro credito. Vi ha in quei paesi infiniti viticoltori conosciuti dai consumatori per la bontà dei loro vini, che costituisce come un freno alle smodate aspirazioni dell'irragionevole commercio, il quale avvantaggiandosi della poca
   0 niuna rinomanza dei produttori dei vini, o per la loro piccola produzione, o perchè sol di recente entrati in questa via, coll'equiparare coi prezzi i buoni ai cattivi vini il più delle volte si oppone ad ogui miglioramento.
   Certo fra noi sorgeranno del pari, e noi lo desideriamo grandemente, potenti Case commerciali, che negozieranno dei vini come altre ora negoziano dei grani e degli oli, ed
   1 viticoltori usciranno dalla noia e dalle smodate esigenze del piccolissimo commercio, che appunto perchè troppo piccolo deve trovare un immenso guadagno nel rivendere la merce acquistata a danno del produttore senza neppur loro grande benefìcio. Il commercio è sempre correlativo alla produzione; come la produzione dei vini migliorerà e si accrescerà fra noi, vedremo sorgere fiorente il gran commercio de' vini, che sodisfatta di equi benefici, sempre più incoraggierà l'abbondante e buoua produzione. Finora fuorché in Sicilia per i vini di Marsala, ed in Puglia pei vini da taglio, salvo poche altre minori eccezioni, non abbiamo alcuna gran Casa commerciale, che abbia interesse a sostenere il credito dei nostri vini. Ci siamo affidati troppo ai buoni successi delle Società enologiche; ma esse, non per loro natura, ma pel male ordinamento, non risposero in generale ai comuni desideri. Verranno certo in appresso per ogni dove anche fra noi in fama dei viticoltori come produttori di buoni vini. Ma ora pur troppo anche la vendita dei buoni vini è diffìcile cosa in Italia, E ricordo che il barone Bettino Ricasoli un giorno mi diceva « esser più