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GIUSEPPE DEV1KCENZI
cbe possa facilitarne la vendita. La Società affiderà la custodia di questi saggi ad un enotecnico e ne pubblicherà periodicamente i cataloghi. Chi voglia far acquisto dei vini potrà gustarli ed averne tutte le informazioni, e poi rivolgersi ai proprietari, o ai loro rappresentanti iu Roma, per farne acquisto. Sarà facile cosa il comprendere quale importanza un simile deposito possa avere, così pei viticoltori e pei produttori di vino, che pei commercianti e per i consumatori, che volessero mettersi in diretta comuuicazioue coi produttori. Basterà ad una Casa straniera, che voglia acquistar vini in Italia, di mandare solo a Roma un suo incaricato, o di delegarvi qualcuno per veder se vi trovi ciò che possa convenirle.
Con questi e simili intendimenti fu proposta la Società dei Viticoltori italiani; ma per raggiungerli, ne giova ripeterlo, fa mestieri di grandi mezzi, e però che i soci sieno in gran numero. La piccolissima contribuzione annuale, che gravita sopra ciascun socio, a paragone degli infiniti vantaggi, che ne ritrae, e l'altissimo scopo, che ci proponiamo, ne dan fiducia, che per deficienza del numero di coloro, che col proprio bene possono conseguire quello del paese, non dovrà venir meno una tanto utile instituzione.