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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   società dei viticoltóri
   439
   fin d'ora un Comitato, il quale si occupi e prepari gli studi per costituire questa Associazione fra i viticoltori, produtr tori ed esportatori di vini. Prego ora l'onorevole assemblea di procedere alla votazione di tutte le proposte fatte e che io mi incaricherò di presentare in ispecial modo all'onorevole mio collega delle finanze per giovare immediatamente a qualcuno e rimediare a certi inconvenienti che la scienza e la pratica hanno rivelati. (Applausi prolungati e vivissimi).
   Venturi. Prima di mettere ai voti la proposta fatta dal senatore Devincenzi, io ho bisogno di fare una dichiarazione, poiché potrebbe sembrare strano a taluno, che io abbia convenuto in questo bellissimo progetto, essendo il presidente del Circolo enofilo italiano. È bene si sappia che nelle idee che hanno ispirato la creazione di questa Associazione residente in Roma, vi è stato il concetto, che il Circolo euofilo ne sarà un coadiutore. Esso seguiterà a fare le sue conferenze per migliorare la coltivazione della vite, l'industria e il commercio dei vini, esso resterà tal quale è, coadiuvando in tutto ciò che gli sarà possibile la nuova Associazione. (Bene, bravo!).
   Presidente. Allora io metterò ai voti la proposta del senatore Devincenzi, espressa nei seguenti articoli.
   (Legge la proposta che viene approvata all'unanimità).
   Pregherei l'assemblea di voler passare alla discussione delle varie proposte. Io ringrazio tutti dell'assiduità con cui hanno voluto intervenire a questa discussione. (Applausi prolungati all'uscire del signor Ministro).
   Il senatore Devincenzi assume la presidenza.
   Visocchi. Mi permetto di richiamare l'attenzione sopra questo fatto. Signori, noi siamo a Roma, e voi sapete che Roma è una città che ha l'eco in tutto il mondo. Oggi noi abbiamo proclamato un'Associazione nazionale fra 1 viticoltori, ebbene ricordiamoci che noi siamo impegnati a trovare un grande numero di soci; è l'onore nazionale che ce lo impone, ognuno di noi deve portare almeno un centinaio
   di sottoscrittori.
   Presidente. Giacche si è ripreso quest'argomento, mi permettano di ringraziare l'onorevole collega Venturi, il