società, dei viticoltori
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no - Oerletti prof. GB. - Clementi B, deputato - Cirio comm. F. - Devincenzi G., senatore - Di Campello eonte P. - Di Rovasenda conte G. - Di Budini march. G deputato Florio V., senatore - Lawley comm. F. - Min-ghetti cav. M., deputato Nicolini march. I. Pavoncelli G-, deputato Rossi A., senatore - Tanari march. L.. senatore Sambuy conte E., senatore Venturi P., deputato Visocchi A., deputato.
Marzo.
Comunicazione fatta dal ministro Berti ad alcuni dei più noti agricoltori italiani con rinvio delle proposte di statuto per ritrarne delle osservazioni e colla scheda per dichiarare se intendono aderire alla nuova Società come membri.
Illustrissimo Signore,
Nell'occasione del recente Convegno dei produttori di vini, tenutosi in Roma nel corrente mese, fu proposta la costituzione di una grande Associazione di viticoltori italiani allo scopo di promuovere il progresso della viticoltura, della enologia e del commercio dei nostri vini e delle uve da tavola.
La proposta parve subito così opportuna, che il Convegno la votò unanime e deferì a me l'incarico di costituire un Comitato promotore, da cui partissero i primi impulsi e i concetti direttivi di questa nuova Società.
All'oggetto però di evitare ai molti cittadini, compe-tentissimi in questo ramo di scienza e di produzione, l'imbarazzo di corrispondere fra loro dai vari paesi del regno, ho pregato alcuni fra i componenti del Convegno enologico di preparare un abbozzo di programma, intorno a cui il Comitato promotore potesse esprimere, con maggiore brevità di tempo e pratica utilità, il proprio pensiero.
È questo il lavoro che sottopongo ora alla S. V. Illustrissima, da me designata, con altri egregi cittadini, a tar parte del Comitato promotore.
La S. V. è pregata, se intende con altri cooperare in questa impresa altamente nazionale, di rinviare il progetto