note ed aggiunte
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sarebbe assai da lamentarsi se gli erronei dati, cbe ora combattiamo, avessero da mettere diffidenza nell'animo degli agricoltori, ed avessero da recare sinistre Impressioni come quelle cbe, forse unicamente per difetto di esame sembrano aver fatto corso nell'isola di Sardegna ').
Ben comprendiamo che andar di fronte all'autorità di chi ha il prestigio di appartenere al li. Comitato non è lieve assunto; ma non dovevamo proporci di guardare alle persone in cui commendiamo il buon volere, ma di attenerci strettamente alle cose da lor dette in una questione della più grande importanza per il paese. Se non prendiamo abbaglio noi, la relazione di certo pecca in tutte le sue basi fondamentali, e fallisce allo scopo d'incoraggiare la coltivazione del cotone in Italia.
Per quanto in noi sta abbiamo cercato di arrestare il male che può aver prodotto una tale relazione, scrivendo questi cenni; e con tanta maggior sollecitudine ed attenzione vi ci siamo applicati, perchè il relatore (pagina 142) ci fa sapere che il R. Comitato sta facendo un lavoro, in cui raccoglierà tutte le sue ricerche intorno alla questione del cotone, di cui, fin da principio avendone veduta tutta la importanza, fece ogni opera per venirla studiando accuratamente. Giova credere, vogliamo anzi non dubitare, che questo lavoro, il quale quando che sia potrà essere pubblicato, al dire del relatore, meriterà veramente gli encomii che la Commissione cotoniera di Manchester, come loggesi nella stessa relazione a pagina 142, fece esprimendo la sua sorpresa al vedere come i commissari italiani avessero tante vedute pratiche ed attuabili intorno le presenti condizioni della coltivazione del cotone in Italia.
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L'agricoltura dell'avvenire.
Sotto questo titolo A. Ronna, nome molto conosciuto in Francia pei suoi studi applicati alla cultura dei campi e per tale ragione in relazione col Devincenzi, anzi amico dei più cari, segui con
~^T0aSSeUa Popolare che si pubblica in Cagliari, n. 33,8 febbraio 1863.
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