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Opere Complete
Volume Terzo
Giuseppe Devincenzi
Giovanni Fabbri Editore, 1914, pagine 465

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIUSEPPE DE VINCENZI
   suscettibili di nitrificazione si accompagnano l'allumina, la calce, la potassa, i fosfati, ecc., per la formazione di uno strato limoso che il lavoro provvede a incorporare nel terreno.
   Non si tratta dunque, nel caso presente, di colmate come si praticano in Italia, nè del warping degl'Inglesi, che servono a creare il terreno, ma bensì di sommersioni destinate a diminuire il dispendio in concimi azotati, quali furono preconizzate dal De Gasparin, da Hervé Mangon e da Nadault de Buffon.
   « La colmata non è che un interramento successivamente effettuato mediante alluvioni artificiali... »
   « L'adduzione di limo, al contrario  osservava N. de Buffon  operata allo scopo di un semplice ammendamento, è un agente potentissimo in questo senso, che si traduce in metri cubi il più leggero strato di limo deposto da un'acqua ordinaria che ha soggiornato sull'estensione di un ettaro, si trova sempre un considerevole resultato, che bene esplica gli effetti di questo prezioso ammendamento » ').
   Nè tanto meno si tratta d'irrigazioni allo scopo di adacquare le terre per ovviare al sopraggiungere inopportuno delle pioggie e ripartire regolarmente l'umidità, o favorire l'evoluzione dei vegetali, come pure il lavorìo dai fermenti del suolo *). La pratica di queste innaffiature data da tempo immemorabile; essa supplisce ai bisogni delle coltivazioni dei paesi del Mezzodì e di qualche regione del Nord e dell'Est, ma sarebbe un illudersi di molto
   in proporzione notevole nell'acqua di drenaggio che sui terreni in cui le piante hanno potenti radici. La calce segna delle dosi che variano da 5 a 600 chilogrammi per ettaro, nei terreni poco calcari sino a 3 e 4000 chilogrammi in quelli molto calcari. L'acido solforico e il cloro sono trasportati abbondantemente.
   Mentre che nei terreni nudi la perdita d'azoto è considerevole, essa è di tanto minore nei terreni coltivati in ragione che la vegetazione è di maggior durata e lussureggiante. Il maggese impoverisce il terreno e più un suolo è nitrificato, più è grande la dispersione d'azoto (Jahresbericht, loc. cit., pag. 30).
   ') Natault De Buffon, Cours cPagriculturc et d'hydraulique agricole, 1853, voi. II, pag. 262.
   *) Dehérain, Les plantes de grande culture, 1898, t. XVI.