XXIV OPERE COMPLETE
do al Sunto suaccennato, poiché per buona sorte la nostra storia non è tale da potersi restringere in una sessantina di pagine generosamente interlineate, e questa verità dovè agevolmente essere intesa dal nostro autore prima di decidersi a scrivere il Compendio. Egli non si domandò se era giunta, per l'argomento a cui si dedicava, l'ora della sintesi: gli premeva di « correggere gli errori » in cui erano calati gli « scrittori esteri e nazionali » che si erano occupati di noi; gli premeva d'illustrare la provincia e di promuoverne, nel modo più attuoso, la prosperità; ma gli premeva, senza dirlo apertamente e, fors'anche, senza rendersene esatto conto, di far conoscere la nostra storia ai meno facoltosi: di fare, insomma, ciò che oggi si direbbe opera di propaganda e di diffusione. Finalità tanto più lodevoli quanto più rare in quei tempi e phe il Palma raggiunse — questo appunto è quello che vogliamo dimostrare — dopo un lungo e coscienzioso periodo di preparazione: dopo aver fatto per proprio conto tutto il lavoro di ricognizione, giovandosi dell'ingente materiale raccolto nella biblioteca di famiglia che alla morte di Nicola era rimasta nelle mani dei fratelli e non ancora aveva risentiti gli effetti del nefasto abbandono subito in seguito. A convalidare il nostro asserto stanno la necessità da tempo sentita di una ristampa, ') le frequenti note di riscontro delle opere del Palma contenute nelle
1) La ristampa del Compendio fu tentata nel 1891 dal tipografo Bezzi ma l'iniziativa, di cui dette notizia il Fiora vanti con una lettera inserita nella punt. V. (p. 9899) del Bollettino della Boc> di Storia 'patria L, A, Antinorì,, non ebbe successo.