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di sopra della piazza per difenderla da rodimenti, da inondazioni, da deviamenti, i quali soltanto avvengono (giova ripeterlo) quando il mare agitato, non frenato da alcun'o-pera, respingendo il fiume lo carica di onde. Quindi i moli, quand'anche non servissero ad altro, dovrebbero costruirsi per salvezza della città. Ciò a me dettava una lunga osservazione: non essendo però dell'arte sottopongo volentieri la mia triviale opinione ai maestri.
Ma non solo il porto può costruirsi a riprese coli' ordine suindicato, ma son da sperare grandi risparmii sulle somme progettate all'ingrosso. Questa costruzione successiva con graduale miglioramento è uno dei vantaggi di Pescara sulle altre proposte località, nelle quali nessun utile si ritrarrebbe sino al totale perfezionamento dell'opera; poicliè in Pescara esiste un canale navigabile e non si tratta che di perfezionarlo, senza intanto perdersi il poco comodo esistente: di modo che appena si cominciasse il molo od anche la scogliera del destro lato, subito le barre della foce s'impedirebbero, atteso che queste non altrove che nel lembo della riva possono formarsi e solo per cagione di correnti da sirocco a maestro. E qui mi si permetta di disconvenire dal sig. Oolella, il quale nell'atto che riconosceva l'esistenza di correnti in detta direzione lungo le coste dalmati ne, supponeva che ritorcessero la loro direzione in senso opposto lungo l'italica sponda; ma basta un'occhiata alla giacitura delle barre de' nostri fiumi: basta osservare il Tornano vec-eìiio, il Salinello veccliw, il Trento vecchio, ciascuno a mezzo miglio a sirocco degli attuali sbocchi, per conchiudere quale forza li abbia spinti a maèstro. Per conseguenza opino che non il sinistro, com'egli stima, ma il destro molo debba esser più prolungato, come vedesi nel porto di Sinigaglia. Impediti gii otturamenti, le deviazioni, le divisioni (spesso accadute) della foce, questa si manterrebbe unita, retta e profonda, tanto maggiormente quanto i moli si protraessero; e la riviera stessa naturalmente aumentata nelle alluvioni di volume e di velocità, non arrestata dal mare, ripulirebbe e scaverebbe il fondo in pendio sino alle punte delle opere.