Stai consultando: 'Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850) ', Giovanni Palma (a cura di)

   

Pagina (571/626)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (571/626)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   DI PANCKAZIO PALMA 521
   Pescara adunque è preferibile: 1.° come centro di commercio di tre provincie; 2.° perché ha un nume naturalmente navigabile che può rendersi più comodo e più sicuro; 3.° perché richiederebbe una spesa sommamente minore degli altri tre punti; 4.° perché stabili ne rimarrebbero le opere a differenza delle altre località, poiché ornai è riconosciuto che fuori delle bocche de' fiumi i porti sono impossibili o fugaci nelle sponde italiche dell'Adriatico, attesocchè le correnti e le burrasche di questo golfo respingendo sulla riva i copiosi materiali tributatigli dai grandi come dai piccoli fiumi, riempiono i seni, prolungando le spiagge. Dov'è ora il porto di Ravenna, il quale al tempo de' romani sottostava alle sue mura, mentre ora la città dista dal mare tre miglia? Dov'è - l'antica profondità del porto di Brindisi che minaccia di colmarsi interamente, non ostante le ingenti spese prodigatevi in più epoche dal real governo? Lo stesso porto di Ancona, tuttoché scavato in un masso calcareo, già rincalzato nella parte interna, si sostiene nella parte esterna con continue spese e fatiche. Tutti i porti di Puglia e quello di Ortoua non presentano che antichi bràcci arenati. So bene che il dottissimo Corpo di acque e strade cerca ovviare a' colmamenti innalzando moli traforati ad archi, ad imitazione degli antichi romani che ne piantarono in Pozzuoli ed in M-sida, i di cui avanzi lasciò l'edace tempo; e di essi profittando e ripristinando quelli di Nisida son per risolvere un gran problema. Auguriamoci pel bene del regno, per la gloria de' nostri dotti, che il loro divisamente sortisca un prospero fine. Poiché io dissento da coloro i quali pongono il seguente dilemma: o i moli ad archi formano la quiete del mare che vi entra agitato e torbido, ed il colmamente avverrà presto o tardi: o lasceranno penetrar l'agitazione nel porto e non sarà più questo sicuro. Mi persuado anzi delle ragioni espresse dai fautori de' moli traforati e particolarmente dalle profonde teoriche del prelodato direttor generale di acque e strade. Se però questi riusciranno in fondi continui e solidi come quelli della Campania e di altre provincie sul Tirreno, non perciò possiamo sperare di vederli riuscire egualmente nella

Scarica