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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   DI PANCRAZIO PALMA
   in essi; limitiamoci a far rilevare che il metodo di costruir porti nelle spiagge europee dell' Adriatico non vale egualmente che nel Mediterraneo, perché il primo per lo più tende a rodere e scavare, 1' altro a riempire e .ritirarsi. Il che poi doppiamente e quasi a vista di uomo si opera dal-l'Adriatico sul suo lato di ponente. Quindi il trovarsi in quest' ultimo un luogo simile a quello p. e. di Civitavecchia non ci assicura uguale durata, attesa la diversa natura e consistenza del fondo e della riva e la differenza della di-razione e della forza delle correnti.
   Nessuno potrebbe negare che alle bocche di quasi tutt'i fiumi si formano delle barre, che arrestano ed attraversano a quelli l'accesso. Non era questo che bisognava opporre a Pescara. Giovava il discutere se l'arte poteva impedire questi ostacoli e dar così libero corso a quel fiume. Qualcuno avrà asserito, come il dotto autore ne accerta, potersi sgomberare i banchi d'arene negli sbocchi de' fiumi con ristriu-gimento di essi e potersi anzi così render più profondo il mare anteposto. Bene: convengo che ciò accader non possa. Ma io diceva che non potendosi formar barre (almeno nei fiumi di Abruzzo) fuorché sul lembo della riva e dalle sole tempeste o correnti di greco-levante, bastava di prolungare il corso delle fiumane in mare con due moli sino ad una profondità sufficiente pei pili grossi tmbaccoli opportunissi-mi pel traffico di tutto l'Adriatico nel «Ionio ed anche nel Tirreno, almeno sino a Genova. Questi due moli han forza d'impedir la barra, non solo, ma pur qualunque banco; poiché le materie non potrebbero mai fermarsi alla punta di essi, venendo dai marosi respinte alle rive a destra e sinistra; e se pur la sabbia sollevata da forti agitazioni su pel canale inoltrarsi potesse, ivi tempo non avrebbe a depositarsi, che la corrente fluviale seco la caccerebbe al di là delle punte dei moli appena un po' di calma si mostrasse; in tutt'altra guisa che avviene nei chiusi porti, giusta il principio stabilito nella quarta proposizione. E qui ripeto che non parlai di porto per navi di alto bordo e molto meno di navi di fila (che mai non ci fu dato vedere nelle nostre alture, nò anche al tempo della guerra d'Inghilterra con Jfa-

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