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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   540 OPERE COMPIETE
   cinque miglia, e portar la strada nella valle di Pacentro, si eseguisse, l'unico cattivo passo dell'itinerario sino a Napoli sarebbe evitato. Io non posso sapere quale ostacolo abbia arrestato il salutare concepimento dell'ottimo Principe, ma sembrami che non inopportuno sarebbe l'affrettarlo coi voti più fervidi del Consiglio. Imperciocché più dei parziali ripari alle sociali necessità, io sempre vagheggio i generali prov vedimenti che quai semi fruttiferi rispandono i germi di novelle industrie, le quali aumentar posson le risorse di un popolo naturalmente buono, sobrio e laborioso. E che tal sia quello del I.. Apruzzo ulteriore, basta a provarlo l'ampia o-norevole testimonianza che voi gii rendete, nel rammentare l'esattezza di lui nel sodisfare i tributi e nell'avviar voleu-tieroso i robusti suoi giovani al militare servigio, nel quale posti di onore e la ricerca a gara de' vari corpi lo attendono.
   Ma non abuserò più oltre della pazienza vostra e dell'illustre prelato che al fianco vostro è assiso, dell'integerrima Magistratura e de' regi impiegati di ogni ramo, i quali con eletto stuolo de' miei colti concittadini, rendon decorosa e solenne la nostra prima riunione, nel numerare i benefici e saggi atti della vostra amministrazione; e nel discorrere insieme le molteplici cure, che la Legge affida ai Consigli generali: a queste ben augurate adunanze, cui, dopo i munifici provvedimenti del supremo Moderatore delle Sicilie, deve il regno ogni maniera di belle opere di un'inoltrata cultura. Ohi vago fosse di conoscerle ed apprezzarle legga negli Annali civili le allocuzioni inaugurali de' consessi convocati nelle varie provincie, particolarmente per gli anni sotto gli auspici del ben amato Ferdinaudo II, già scorsi, tra i più bei giorni di tranquillità e di pace; ed il sincero amor di patria esulti in vedere il bel paese attraversato in tutti i sensi da nuove strade, fonti inesauribili di comodità e di ricchezza, e tanti utili e filantropici stabilimenti in o-gni dove promossi o compiti.
   Né anche starò a rammentare gii svariati beni a noi prodigati dalla reale Clemenza, a proposta de' precedenti congressi, che pur son molti e rilevanti. Tacerò dunque delle due strade distrettuali, i due ospedali, i monti di pietà,

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