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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   550 Ot>EKE COMPIETE
   8amnitu,m in Praetutiano agro; mentre la sola provincia tea-Mna appartenne al Saunio dopo Augusto e nel basso impero, ma dal Sannio sempre estranei rimasero i due ulteriori Apruzzi; poiché nella divisione d'Italia da Augusto imperata, l'aquilano alla quarta regione detta Valerla venne aggregato, il teramano fino ali'Ater.no fu unito al piceno clie formava la quinta. Riscontrando altri autori troveremo strane anomalie riferite del Delfico nell' « Interamnia prae-tutia » a p. 99, sul sito di questa città, detta in origine Petrut poi successivamente Praetutium, Interarnnia, Inte-ramne, Teranine, Teramum, Teramo. L'Arduino la trasferisce a Scivolo presso Ancona. Oorneille la situa in riva ali' Adriatico e la dice città dei Sanniti, nel paase de' Marsi II Cellario la rifabbrica sopra le rovine di Oastronovo, alla foce della Piomba! L'Ortelio la confonde con Termoli, che veramente si nomò luteranana ma non Interamnia, ed il Manchenio pubblicando la vita del Campano, per essere stato questo prelato preconizzato per la chiesa di Crotone ma ebbe poi quella della nostra Interamnia, dice che Cro-toue fu poi detta Interamnia perché posta tra due fiumi.
   Ma voliamo ai moderni notandone alcuni. Micali, l'eruditissimo Micali, dipinge i Pretuziani antichi come « stretti « fra orridi derupi, poveri montanari, confinanti a mezzo-« giorno per mezzo del Trento col Piceno: Teramo città « principale posta nelle montagne. La qualità del paese « tutto alpestre, rotto da numero d'impetuosi fiumi e tor-« renti, forse per natura il più aspro dell' Abruzzo superiore ! « I Pretnzl in condizione assai meno propizia de' Piceni ». Asserisce poi che scrivendosi Abruzzo, i nativi pronunziano Apruzzo (precisamente al contrario). Nulla dirò di tanti scrittori volgari che ragionar vollero sulla derivazione di questa parola, mostrando un'assoluta ignoranza dei monumenti storici delle tre provincie nella età romana, nel medio evo, e durante varie dinastie del nostro regno; chi facendola venire da aspro, chi da abruptls montibus, chi da più strane etimologie dichiarate ridicole dall' illustre Romanelli.
   Ma a che lamentare se classici e lessici dell'alta Italia mal conobbero il nostro paese? Ciò non sorprende. Ma che

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