1)1 PANCRAZIO PALMA 565
produttore lusinghiero compenso. Si accresca il consumo, si faciliti Pesportatone e vedremo ciascuno a tutt'uomo applicarsi al miglioramento delle sue terre. Nou taceremo però che la. produzione ed il consumo siano due cose così strettamente legate e congiunte fra loro che non saprebbesi decidere qual delle due sia la prima.
Ma venendo al particolare, il n. A. descrive egregiamente quanto riguarda i cereali, canape, lino, sete, cotone, piante a tingere, patate, prati naturali ed artificiali, olivi, olio, viti e vino, frutti, siepi e boschi. Sono questi generali oggetti di buona agricoltura e con molta precisione ei narra ciò che evvi nel teramano intorno a ciascuno di essa. Diremo essere in quella provincia la coltivazione del fieno sano che colà chiamano crocetta, che l'olivo è egregiamente coltivato nel distretto di O. S. Angelo, e che recentemente una società enologica ha colà posto tanto studio ed applica/ione ad iminegliare que' vini che già hanno meritato un nome e par che tendano a maggior celebrità. Ancor recentemente si sono fatte delle numerose piantagioni di gelso che appena prima si conoscevano. In fine l'A. propone un avvicendamendo quinquennale per le terre sterili, da esso già posto in uso e riuscito mirabilmente, e che noi crediamo molto conveniente a quella provincia o ad altre che non hanno fertile suolo e che scarseggiano di concimi per mancanza di numerosi animali.
Art. V. Pastorizia — II vagar delle greggi e degli armenti, generale usanza negli abruzzi, non è sicuramente commendevole. Cagione di questo errore, specialmente per per i buoi e per le vacche, è la mancanza dei fieni per nutrirli, e sin che non si avranno i prati artefatti non sapremo scausare questo difetto. Nel teramano la crocetta, nel chietino la sulla già cominciano a sopperire a questo bisogno e meglio sarebbe se queste due provinole adottassero l'uso di ameudue, tanto più perché la crocetta e la sulla amano terreui differenti, ed ottimo sarebbe se ad esse si unissero i varii trifogli, il citiso, l'oleo, il loglio perenne, la medica ed altri simili. Sono questi i desideri del bene.