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Opere Complete di Pancrazio Palma (1781-1850)

Giovanni Palma (a cura di)
Giovanni Fabbri Teramo, 1912, pagine 572

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a cura di Federico Adamoli

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   DÌ PANCRAZIO PALMA 569
   Discorso annuale pronunziato nella, tornata generale de' 30 maggio 1840 dal prof. IOTAZIO Bozzi, segretario perpetuo della E. Società economica di Apruzzo ultra I.°
   Lavori scientifici.
   Nella tornata de' 12 gennaio ultimo, dall' attuale degnis-simo sig. Presidente si lesse un'analitica prolusione al doppio oggetto di raccomandar con calde parole che da periodica pubblicazione degli atti della società renda testimonianza della sua operosità e di far sentire la necessità in cui siamo per un edifìcio stabile, libero e adatto agli usi moltiplici del nostro Istituto. Nella tornata de' 26 aprile p. p. per noi si recitò un discorso sull' influenza lunare allo scopo di rimuovere dalla niente di non pochi agricoltori ed agronomi le false ed anche superstiziose credenze che tuttora tenacemente ritengono, non ostante il discapito ed i danni che lor ne derivano. Stante che di questi due lavori, conforme al voto della Società, si è fatta l'intiera pubblicazione noi ci asteniamo di tenerne proposito più a lungo. Non così però di una terza e più estesa fatica, presentata nell'accen-nata seduta de' 26 aprile dal medesimo prelodato sig. Presidente, di cui, rimanendo tuttora inedita, reputiam cosa utile dar qui un sunto. Memoria sulla moltiplicazione e coltura: degli alberi più utili sì da legno die da frutto, adatti a' nostri Appennini, alle medie e tasse terre e marine; in riscontro al programma di questa Società, forma l'epigrafe di questo dotto lavoro. Stabilisce l'autore che la massima ricchezza di uà popolo, e quindi la sua civiltà, proviene principalmente dal possesso di tutti i vegetali che sinora si sono riconosciuti utili all'uomo, i quali posson dividersi i tre classi: 1.. quelli che servono di cibo a lui medesimo ed agli animali domestici; 2.a quelli che si adoperano per la costruzione delle sue case, de' navigli e delle masserie; 3.a quelli che si destinano ad ardere, non solo per tutte le umane necessità, ma pel sostegno delle arti, poche delle quali possono far senza del fuoco, particolarmente a' nostri giorni in cui l'uso del vapore prodigiosamente concorre alla creazione delle manifatture ed al rapidissimo loro commercio, e che tanta supe-

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